ACLI – Sanità in Sardegna in crisi profonda, tante promesse e pochi fatti
Acli: “Il sistema sanitario in Sardegna sta attraversando una crisi profonda e urgente, e oggi esprimiamo la nostra preoccupazione in merito alle recenti problematiche che continuano ad emergere. In particolare, la chiusura del Pronto Soccorso di Ozieri è un sintomo di una situazione più ampia che richiede attenzione immediata”.
Così Salvatore Sanna, Vice-Presidente delle Acli della Sardegna e Presidente Provinciale delle ACLI di Sassari.
“La chiusura del Pronto Soccorso di Ozieri rappresenta un duro colpo per la comunità locale e per tutto il Nord Sardegna. La mancanza di accesso a servizi di emergenza locali mette in pericolo la vita dei residenti e li costringe a viaggi dispendiosi di tempo e risorse per raggiungere strutture sanitarie alternative.
Le liste d’attesa interminabili, in particolare nel Nord Sardegna, rappresentano una ulteriore criticità per l’accesso alle cure sanitarie. I pazienti si trovano costretti ad attendere mesi per una visita specialistica o un esame diagnostico, e molte volte si vedono costretti ad abbandonare l’idea di ricevere assistenza medica a causa delle barriere di tempo e distanza. Questa situazione non solo mette a rischio la salute dei pazienti, ma compromette anche la qualità complessiva del sistema sanitario regionale.”
“Un’altra questione preoccupante riguarda la riduzione dei finanziamenti per i disturbi alimentari. La lotta contro i disturbi alimentari richiede un supporto costante e adeguato, ma i tagli ai fondi mettono a rischio la vita di chi soffre di questi problemi. È fondamentale garantire risorse adeguate per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento di questi disturbi, che possono avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale delle persone coinvolte.”
“In un momento in cui la salute pubblica è al centro delle preoccupazioni globali, la Sardegna non può permettersi un sistema sanitario in difficoltà. È urgente che le autorità regionali prendano provvedimenti concreti per affrontare queste criticità.
Sono anni che la giunta regionale promette correttivi e soluzioni ma ad oggi nulla di concreto a favore della popolazione. La spesa pro capite è tra le più alte d’Italia ma siamo tra gli ultimi come garanzia dei livelli essenziali di assistenza erogati.
La salute dei cittadini sardi non può essere sacrificata a causa di problemi strutturali. Il sistema sanitario deve essere un pilastro solido e affidabile per la comunità, garantendo un accesso equo e tempestivo alle cure mediche. Ora è il momento di agire e di impegnarsi per un sistema sanitario efficiente, accessibile e in grado di proteggere la salute di tutti i cittadini della Sardegna.”
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