Nella mattinata di mercoledì 3 gennaio i volontari della Fondazione “La Via della Felicità” inizieranno le attività del nuovo anno con la distribuzione del libretto, dal quale prendono il nome, scritto dal filosofo L. Ron Hubbard, nelle strade, negozi e case di Arzachena. Lo scopo è di portare solidarietà e, soprattutto, speranza ad una popolazione incredula e ancora sconvolta dall’episodio accaduto la scorsa settimana, che ha portato alla ribalta una situazione di disagio sociale che mai si sarebbe voluto scoprire.
Ad Arzachena si diffonde il buon senso grazie ai volontari della Via della Felicità
I volontari sono ben consapevoli che certi episodi non nascono all’improvviso ma sono il frutto di un disagio sociale, culturale e famigliare, che viene da lontano, dove la mancanza di buon senso nelle azioni delle persone coinvolte, ha creato una barriera tra l’individuo, la società e la famiglia.
È sempre la perdita dell’autostima e del rispetto di sé che darà poi origine alla spirale discendente che gradatamente porta l’individuo all’isolamento e all’autodistruzione.
I precetti contenuti nel libretto “La Via della Felicità” non sono altro che una guida al buon senso per vivere in armonia con sé stessi e con chi ci circonda.
I volontari intendono portare un messaggio di speranza; sono certi che i precetti di questo libretto rivoluzionario siano davvero in grado di cambiare radicalmente la società che sembrerebbe abbia imboccato una deriva senza ritorno.
Come scrive l’autore nell’epilogo: “I precetti contenuti in questo libro sono, in realtà, i margini della carreggiata, violandoli si è come l’automobilista che esce di strada: il risultato può essere la rovina di un attimo, di una relazione, di una vita… Si può avere la sensazione che le cose siano arrivate ad un punto in cui è troppo tardi per fare qualcosa… e scrive ancora l’autore, Non esiste persona viva che non possa dar vita ad un nuovo inizio”.
Attraverso la diffusione, la lettura e l’applicazione dei valori contenuti in questo libro possiamo creare il cambiamento innanzi tutto in noi stessi e, quindi, in chi ci circonda. Saranno il buon esempio, il rispetto, la lealtà, l’onestà, la gentilezza, la tolleranza e il buon senso delle nostre azioni che metteranno le basi della società nuova che tutti auspichiamo.