C’è da preoccuparsi se i nostri bambini amano giocare con i cuccioli? Assolutamente no, crescere in compagnia di un cane o di un gatto stimola l’apprendimento, l’empatia, l’interazione sociale e anche il sistema immunitario.
Nonostante questo è importante conoscere i potenziali pericoli per i nostri amici a quattro zampe e fare prevenzione ma anche saper spiegare ai bambini che gli animali non sono giocattoli e che meritano una attenzione costante e spesso sono totalmente dipendenti da noi.
Al via un progetto di prevenzione delle zoonosi parassitarie nelle scuole primarie della Sardegna e della Sicilia
Parte in questi giorni “Carefree with our pets”, un progetto PRIN PNRR 2022 finanziato dal MUR e dall’Unione Europea nell’ambito del Next Generation EU, che vede le unità di Parassitologia Veterinaria delle Università di Sassari e di Messina lavorare assieme per prevenire la diffusione delle zoonosi parassitarie potenzialmente trasmissibili dagli animali domestici.
Si tratta di un progetto di edutainment, ossia di tipo educativo e di intrattenimento finalizzato sia a educare ma anche divertire, che coinvolgerà le scuole primarie in ambienti urbani e rurali delle due isole maggiori. I ricercatori saranno impegnati nella difficile missione di tradurre in parole e concetti semplici i potenziali pericoli che possono derivare dalla convivenza con i pets.
Il numero di animali da compagnia nella nostra società è in continuo aumento ed è stimato in circa 250 milioni di pets in Europa, presenti in 80 milioni di abitazioni. I gatti costituiscono la specie più frequente, con 103 milioni di animali, seguita da 85 milioni di cani.
Nel complesso il 27,0% di tutte le famiglie italiane possiede almeno un cane e il 18,0% ospita almeno un gatto. L’Italia è il paese europeo con la più alta prevalenza di animali domestici rispetto alla popolazione umana (55 animali domestici ogni 100 abitanti), seguita solo da Belgio e Paesi Bassi (Info).
L’educazione alla salute è un processo chiave sia per la prevenzione che per consentire stili di vita sani
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’approccio edutainment può essere molto efficace per gli interventi di educazione sanitaria rivolti ai bambini. Infatti, è stato dimostrato che cartoni animati, video e fumetti sono spesso più utili dei testi e possono rafforzare positivamente i comportamenti nei bambini. Il progetto prevede degli interventi educativi di poche ore in una serie di scuole in ambito urbano, periurbano e rurale, accompagnati da un questionario per valutare l’apprendimento. Il gruppo di ricerca fornirà inoltre ai docenti di scienze che lo vorranno, un supporto tecnico e formativo per poter svolgere degli ulteriori approfondimenti sulle zoonosi parassitarie.
Grazie alla collaborazione con gli Ospedali Didattici Veterinari dei Dipartimenti di Medicina Veterinaria delle Università di Sassari e di Messina, tutti gli studenti che parteciperanno al progetto avranno la possibilità di usufruire di una visita gratuita per i loro pets.
Verrà realizzato uno studio sulla contaminazione fecale e parassitaria dei parchi urbani e delle aree pubbliche per la valutazione del rischio zoonosico
Precedenti studi hanno infatti rivelato come le città di Sassari e di Messina siano fra quelle più contaminate da parassiti eliminati attraverso le feci, che vengono diffusi a causa della cattiva abitudine di alcuni proprietari di non raccogliere gli escrementi dei propri animali.
La fecalizzazione ambientale nella città di Sassari è risultata pari al 90.2% delle aree esaminate da un precedente progetto di ricerca, decisamente notevole a confronto con studi simili condotti a Messina (57,1%) e Milano (86,8%) che hanno riportato livelli di contaminazione fecale inferiori, e seconda solo a Napoli (98,6%) in questa speciale classifica (Info).
Gli endoparassiti che più comunemente possono essere trasmessi dai pets all’uomo sono gli ascaridi, gli ancilostomidi, strongiloides e giardia. Le due isole continuano inoltre ad essere endemiche per l’Echinococcosi cistica, zoonosi particolarmente rilevante in ambito rurale e che viene trasmessa dal cane all’ uomo.
La trasmissione delle zoonosi parassitarie è infatti spesso frutto di contaminazioni ambientali da parte di proprietari disattenti e poco formati, o dovuto alla grande piaga del randagismo, dove un animale abbandonato non solo vive in una condizione molto precaria per lui stesso, ma anche contribuisce (non essendo seguito e curato) alla potenziale diffusione di parassiti oltrechè di potenziali danni all’ambiente e a poter essere vittima di incidenti stradali.
Campagna di sensibilizzazione
Una campagna di sensibilizzazione verrà quindi condotta cercando di coinvolgere le amministrazioni locali e spiegando a grandi e piccini i rischi potenziali di venire a contatto con agenti zoonosici e un corretto approccio alla gestione dei nostri amici a quattro zampe.
I risultati di Carefree with our pets, saranno utilizzati per fornire proposte che possano migliorare i programmi di educazione sanitaria sulle zoonosi, in linea con il tema strategico emergente del PRIN “Benessere umano”, supportando l’agenda 2030 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e le linee guida del PNRR italiano con un approccio “One Health”. Il progetto infatti lavorerà sugli animali, sull’uomo e anche nel contesto ambientale per cercare di prevenire le zoonosi e favorire il concetto di salute unica.