ASL GALLURA | Trattamento infarto miocardico acuto, Emodinamica di Olbia operativa h24
Una nuova riorganizzazione consente da circa un mese di coprire anche il turno notturno della domenica.ASL GALLURA | Trattamento infarto miocardico acuto, Emodinamica di Olbia operativa h24
Olbia, 27 gennaio 2024 – La luce nell’Unità Operativa di Emodinamica dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia resta sempre accesa: da circa un mese il reparto garantisce l’assistenza h24, sette giorni su sette, ai pazienti che devono essere trattati per infarto miocardico acuto a S-T sopraslivellato, grazie alla copertura anche del turno domenicale notturno, l’unico che non era garantito.
«Attraverso una riorganizzazione interna, con la fondamentale collaborazione del Servizio delle Professioni Sanitarie, si è creata l’opportunità di mantenere sempre aperto il reparto. Siamo riusciti a coprire anche il turno della domenica notte – sottolinea il Direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia, Giuseppe Sabino – e ciò ci permette, dallo scorso mese di dicembre, di fornire un’assistenza senza interruzioni. Nel giro di un anno siamo passati, quindi, da aperture solo su dodici ore ad aperture in tutto l’arco della giornata. In questo modo i pazienti in Gallura possono contare su un’assistenza integrale per una patologia tempo-dipendente come l’infarto miocardico acuto».
L’infarto miocardico con sopraslivvelamento del tratto ST, cosiddetto STEMI, è un’occlusione coronarica causata da un trombo che conduce all’arresto totale del flusso sanguigno nella zona irrorata dall’arteria interessata. «Maggiore è la durata dell’evento ischemico e più grave sarà l’infarto. Per questo è importante intervenire nel tempo più breve possibile per ristabilire il corretto circolo sanguigno. L’apertura h24, sette giorni su sette, è finalizzata proprio a garantire una pronta risposta ai bisogni di salute dei pazienti. Inoltre ci consentirà di fornire i servizi di Emodinamica anche ai pazienti dei territori in capo ad altre Aziende Sanitarie Locali che dovessero avere necessità del nostro supporto», conclude il dottor Sabino.