Infortunio permanente, malattia, vecchiaia, disabilità congenita; sono tante le cause che possono stravolgere le abitudini di vita normali di una famiglia o anche di una singola persona.
Che sia per l’avanzare dell’età, che riduce inevitabilmente le funzioni di vita autonoma, o altre cause, si possono verificare circostanze in cui una persona cara abbia necessità di riorganizzare l’abitazione, quasi come un piccolo centro sanitario e assistenziale a domicilio, per offrire tutte le cure necessarie alla persona non più autosufficiente.
Una condizione che, specie se improvvisa, può generare disorientamento. Tante volte non si sa da dove iniziare, per creare delle condizioni di vita più vicine possibile alla normalità, con una persona autosufficiente in casa. Vediamo allora come organizzarsi per l’assistenza domiciliare.
Come organizzare l’assistenza domiciliare
Uno dei primi aspetti da considerare, quando c’è la necessità per una persona non autosufficiente di ricevere cure a domicilio è scegliere un professionista che si occupi del necessario. In base alle singole esigenze, le figure che possono ruotare intorno alla persona interessata sono diverse. Si spazia dagli infermieri ai badanti, dai medici agli OSS, a seconda della necessità.
Individuare qualcuno di affidabile e disponibile, però, non è sempre facile. Bisogna far quadrare numerosi fattori che spaziano dalla professionalità della figura sanitaria, alla gentilezza, senza dimenticare competenze e budget richiesto per coprire le spese.
Come individuare un professionista valido
Spesso si ricorre al passaparola, magari coinvolgendo persone che possono suggerire soluzioni in base alla propria esperienza. Di recente però, grazie all’ausilio del web, è possibile compensare questa carenza di informazioni e difficoltà a reperire figure professionali necessarie, ricercandole su apposite piattaforme online, come Fastcura.
Piattaforme di ricerca e scambio di professionalità, come quella destinata all’assistenza domiciliare di Fastcura, sono pensate appositamente per rendere più pratica, smart e veloce la ricerca di professionisti sanitari attraverso un portale dedicato, così da umanizzare il processo di ricerca e tutelare gli interessi sia del paziente che del professionista.
Organizzazione degli spazi
Altra condizione per agevolare le cure a domicilio riguarda l’organizzazione degli spazi. In base alle condizioni del paziente, infatti, bisogna riorganizzare tutta la casa per far sì che possa continuare a svolgere le attività quotidiane nel miglior modo possibile.
Se si tratta di una persona disabile, se non può più camminare, ad esempio, è necessario abbattere tutte le barriere architettoniche, fare in modo di rendere gli spazi confortevoli da vivere anche spostandosi in una sedia a rotelle.
Non sempre è facile e tante volte questo comporta veri e propri interventi architettonici all’immobile, come adeguamenti sanitari, ampliamento porte, installazione di montascale o pedane elettriche e via discorrendo.
Il budget
L’ultimo fattore da considerare è il budget. Permettere a una persona non autosufficiente di ricevere cure a domicilio non è facile dal punto di vista economico. Al contrario, spesso, è dispendioso e comporta notevoli grattacapi.
In questo caso è bene informarsi presso professionisti del settore se vi sono agevolazioni, sgravi e incentivi per poter abbattere le spese e accedere ai servizi essenziali in maniera gratuita o a costo minimo.
L’assistenza domiciliare è la soluzione migliore per il paziente, che potrà beneficiare di un ambiente più caloroso, accogliente, umano e allo stesso tempo, ove possibile, tentare di mantenere le proprie abitudini di vita negli ambienti che conosce. Il tutto si ripercuote positivamente anche sullo stato psicologico del paziente con evidenti benefici dello stato generale.