Cada Die Teatro: presentata questa mattina la XXVII edizione di CAPITANI CORAGGIOSI – Stagione di teatro dedicata ai ragazzi
Il primo mese del nuovo anno coincide, come ormai da tradizione, con il puntuale ritorno di CAPITANI CORAGGIOSI, la rassegna che da tempo il Cada Die Teatro dedica ai bambini e alle loro famiglie, con la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi, un’idea consolidata lungo ben ventisette edizioni: spettacoli, laboratori, giochi, mostre, golose merende. Un nutrito menù di appuntamenti, dal 21 gennaio al 19 marzo, in programma per il quinto anno consecutivo al Teatro Comunale Si ‘e Boi di Selargius, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione selargina. Per nove domeniche (più dodici matinée per le scuole) piccoli e grandi spettatori potranno incontrarsi e condividere esperienze ludiche dal pomeriggio fino a sera, potranno giocare al teatro, con “i padroni di casa” e importanti ospitalità nazionali, ma non solo, in virtù della relazione tra Cada Die e alcune associazioni e cooperative che operano nel territorio, come i Cemea Sardegna (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva) e gli Amici della bicicletta di Cagliari, che da anni animano i laboratori della rassegna – quest’anno sono in campo anche nuove collaborazioni – mettendoli in rapporto stretto con i temi trattati dagli spettacoli in cartellone.
IL PROGRAMMA
Il veliero di CAPITANI CORAGGIOSI molla gli ormeggi domenica 21 gennaio. Si parte alle 16 con laboratori e giochi: subito il via con Oggetti Sonori, a cura dei Cemea, per sperimentare e costruire oggetti sonori con materiali di uso comune e riciclo (carta, canne di fiume, tappi), come lo “Zanzarofono”; poi, Letture Bau, un’attività laboratoriale della cooperativa Killia con il cane, che unisce i benefici della lettura con quelli della relazione con l’animale dei bambini, per stimolare la loro sfera emozionale e sensoriale, la comunicazione non verbale e l’empatia, favorendo la loro fantasia e creatività. Ma un appuntamento pomeridiano fisso, durante tutta la rassegna, sarà quello con Giochiamo con trasporto, a cura degli Amici della bicicletta: la possibilità per i più piccoli di cimentarsi con le bici a spinta, per imparare a mantenersi in equilibrio, saltando a piè pari la fase delle rotelle.
Alle 17 il consueto e immancabile momento della Merenda a Teatro, “rito” che si ripeterà per tutte le domeniche in programma, e alle 17.30 scatta l’ora canonica dello spettacolo: in scena sul palco del Si ‘e Boi I MUSICANTI DI BREMA, una produzione firmata Cada Die Teatro e Banda Comunale Giuseppe Verdi di Sinnai, con musiche originali e testo di Angelo Sormani, Silvestro Ziccardi nelle vesti di narratore, la direzione musicale affidata al Maestro Lorenzo Pusceddu, la cura della messa in scena a Mauro Mou (luci: Giovanni Schirru, Andrea Mascia; fonica: Matteo Sanna).
Prosegue la collaborazione fra Cada Die e la Banda Comunale Giuseppe Verdi di Sinnai, una delle più interessanti bande sinfoniche italiane. Composta da circa quaranta elementi, esegue la fiaba musicale del compositore Sormani, sotto la direzione del maestro Pusceddu. La storia raccontata da Ziccardi parla di un asino, un cane, un gatto e un gallo che, per sfuggire a un triste destino, decidono di andare nella città di Brema a suonare nella banda comunale. Durante la strada cambieranno i loro progetti, ma non la voglia di stare insieme, suonare e fare festa.
Domenica 28, dalle 16: Paesaggi, con Cemea, un laboratorio per immaginare e realizzare paesaggi architettonici, panorami urbani, skyline, sperimentando tecniche e materiali differenti (argilla, materiali naturali, disegno); Che suono ha un desiderio?, a cura di Andrea Camarra, della Scuola Civica di Musica di Selargius. Che musica fa un desiderio dolce? E uno enorme? Dal tintinnio dei sogni a occhi aperti al rullo di tamburi dei desideri più tumultuosi, durante il laboratorio si esploreranno i suoni e le musiche che animano i desideri, dai più leggeri ai più profondi. Dopo la merenda, alle 17.30 ATLANTIDE, una coproduzione che vede insieme Cada Die Teatro e La Baracca – Testoni Ragazzi di Bologna. Lo spettacolo è firmato da Bruno Cappagli, Fabio Galanti, Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, la regia è di Cappagli e Mou, con Fabio Galanti e Silvestro Ziccardi (luci: Andrea Aristidi; scene e costumi: Tania Eick, Fabio Galanti, Silvestro Ziccardi; sonorizzazione e musiche originali: Matteo Sanna; illustrazioni: Valeria Valenza).
Si narra che Atlantide fosse una terra meravigliosa, dove regnava la giustizia e il bene. Atlantide era bellezza, terra verdeggiante e città dalle architetture accoglienti e lucenti. Ora dov’è? E’ stata mai cercata? Come la si immagina? In modo inaspettato e sorprendente, due strani omini, accomunati da un simile destino, cominciano un viaggio. Si perderanno e si ritroveranno in un continuo rovesciamento della realtà, seguendo le luci delle stelle, ascoltando il suono della loro voce, tra il fare e il non fare, oltre il silenzio raggiungeranno la mitica Atlantide. E ora che conoscono la strada, basterà socchiudere gli occhi, o guardare il soffitto prima di andare a dormire, per incontrarsi ancora nella terra sommersa.
Si parte, sempre alle 16, con le Mani in Pasta domenica 4 febbraio, un laboratorio di Cemea per dosare ingredienti, impastare, sporcarsi le mani, produrre paste modellabili e pasta da mangiare; poi, I ritmi del Carnevale, a cura di Giorgio Del Rio: si entrerà nei ritmi della tradizione carnevalesca cagliaritana per costruire una ratantira che la domenica di carnevale animerà una piccola sfilata nel Parco di Si e’ Boi. Con percussioni realizzate con materiali di recupero Del Rio guiderà i bambini e le bambine nei ritmi collettivi dello storico carnevale cagliaritano. Alle 17.30 in scena EMMA, coproduzione Cada Die Teatro e Casa Degli Alfieri/Universi Sensibili (Asti), di Antonio Catalano, artista multiforme, attore, scrittore, poeta, e Mauro Mou, attore e regista di Cada Die, dal racconto di Catalano “Emma, lasciati in pace quando cade la neve”, con Lara Farci e Mauro Mou, che ha curato anche l’elaborazione drammaturgica e la regia, assistente alla regia è Francesca Pani, collaborazione alla drammaturgia di Lara Farci e Francesca Pani, musiche originali di Mauro Mou e Matteo Sanna (luci: Emiliano Biffi; suono: Matteo Sanna; realizzazioni scene: Mario Madeddu, Marilena Pittiu).
Appena sveglia, Emma scese dal grande lettone, si vestì velocemente e si precipitò in cucina, come ogni mattina, per fare colazione prima di andare a scuola. Senza pensarci due volte prese le mani della mamma, la guardò dritta negli occhi e le disse tutto d’un fiato: “Mamma, oggi posso andare a scuola da sola?”. Emma è lo stupore del mondo attraverso lo sguardo di una bambina di otto primavere. Una “suite musicale” per corpi fragili, parole sussurrate, incontri misteriosi e silenzi. Guidati dal racconto di Catalano, si prova a riflettere sul rapporto delle bambine e dei bambini con i luoghi in cui vivono, sulle piccole conquiste di autonomia, sul loro sviluppo psicofisico e cognitivo, ma soprattutto sul desiderio di scoperta.
Domenica 11 alle 16 sarà subito FESTA DI CARNEVALE IN MASCHERA, giochi, maschere, zeppole, musica e teatro, e Come un Luna Park, con i Cemea, una piazza con tante postazioni di gioco, come nelle vecchie feste e nelle fiere di borghi e paesi, giochi di abilità della tradizione popolare, tutti realizzati in legno.
Alle 17.30 ecco arrivare CHISCIOTTE FENICOTTERO, produzione di Cada Die, con Alessandro Mascia, Mauro Mou, Silvestro Ziccardi, Giorgio Del Rio, Lara Farci, ideazione di Bruno Tognolini, Mauro Mou, Silvestro Ziccardi, testo di Bruno Tognolini/Cada Die Teatro, regia di Pierpaolo Piludu e collaborazione alla drammaturgia e alla regia di Alessandro Lay, (scenografie: Mario Madeddu, Marilena Pittiu; costumi: Marcella Ki; direzione tecnica: Gianni Schirru; suono: Giampietro Guttuso, Matteo Sanna). Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con “L’isola delle storie – Festival letterario della Sardegna” di Gavoi (2005).
Al suono della sirena, avanzano pedalando su strane macchine a tre ruote, su cui sono montati dei forni fumanti, due figuri in divisa scura: sono i due Militi del Fuoco, Capitano Beatty e Milite Montag. Il Capitano Beatty è burbero, cattivo, stupido, convinto delle sue poche idee, che coincidono con gli slogan del suo Re Toto: per il bene della patria bisogna arrestare chi legge e bruciare tutti i libri del mondo.Il Milite Montag è (sarebbe) mite, allegro e furbo, ma, costretto dalla divisa e da quell’implacabile superiore (che teme), reprime questa sua natura sotto una smorfia di grinta feroce. I due militi del fuoco si aggirano per le strade sulle mostruose macchine mangialibri: strappano i libri dalle mani dei bambini, ne leggono con disgusto alcuni passi, illustrano le stravaganti degenerazioni fisiche e mentali che da quelle pagine sono causate, e senza aggiungere altro buttano i libri nel fornociclo. I due sono sulle tracce di un pazzo pericoloso, cui i libri hanno fatto perdere la testa: qualcuno l’ha visto? Il ribelle Chisciotte-Fenicottero, sempre accompagnato dal fedele Sancho, non può passare inosservato: ha due gambe lunghissime, un’aria stralunata ed è sempre seguito da uno stuolo di piccoli spettatori.
Il pazzo Chisciotte, dall’alto dei suoi trampoli, vede fabbriche di cioccolato nelle chiese, orribili Voldermort in innocue vecchiette e platani picchiatori nelle palme o nei pini delle piazze. Forse ha letto troppi libri per bambini, ma sembra molto lucido e assennato quando c’è da combattere la prepotenza e l’ignoranza di Re Toto e dei suoi Militi del Fuoco.
Domenica 18 si replica la formula vincente: dalle 16 Guardare attraverso, laboratorio di Cemea per costruire piccole scatole narrative (di carta, cartone, elementi naturali) che possono rappresentare e raccontare un desiderio, un sogno, qualcosa di prezioso, qualcosa di sé; poi, L’albero dei Cuori, a cura Silvestro Ziccardi, dedicato ai bambini e alle bambine di Selargius. Prendendo spunto dal racconto di Rossana Guarnieri “L’albero dei cuori, i piccoli protagonisti, in un viaggio immaginario, incontreranno uno strano albero carico di cuori che si possono indossare come si indossano dei vestiti: per ogni cuore un colore, per ogni colore un sentimento, per aiutare le bambine e i bambini a giocare con le proprie emozioni e con quelle degli altri.
Alla 17.30 sotto i riflettori del Teatro Si ‘e Boi ci sarà STELLE, produzione del Teatro La Piccionaia di Vicenza, di Carlo Presotto e Silvano Antonelli, con Carlo Presotto, in collaborazione con Matteo Cibic (visioni: Giacomo Presotto; suoni, piano luci: Stefano Capasso; tecnico: Leonardo Sebastiani). La presentazione di un improbabile inventario delle stelle del cielo diventa il pretesto per liberare un racconto poetico, fatto di colori, gesti, suoni, immagini e parole, che gioca a dare forma a quei desideri che fin da quando siamo piccoli danno forma alla nostra vita. Desideri gentili, che hanno a che fare con il tenero e il morbido, desideri irruenti, che scalpitano per affermarsi, per sentirsi forti, per farsi ammirare, per aiutare gli altri. E poi il desiderio di comunicare con le piante e gli animali della terra, del cielo e del mare, farsi aiutare e prendersene cura. I desideri del presente, di liberarsi dalle immagini e dai suoni di guerra e di pandemia, dalla violenza e dalle regole troppo strette, il desiderio di tornare a giocare con gli adulti, di vederli sereni. Presotto e Antonelli con questo spettacolo – realizzato nell’ambito di una ricerca universitaria sui desideri dei bambini e dei ragazzi nel 2022, per leggere l’immaginario di futuro dopo due anni di pandemia – vogliono dare spazio e voce ai desideri dei bambini di oggi.
Giochi di Parole, a cura dei Cemea, aprirà alle 16 i giochi di domenica 25 febbraio: parole ritagliate, da comporre, da appiccicare, da ricercare, da scegliere, da raccontare, per sperimentare giochi linguistici e giochi narrativi tradizionali e moderni. Ma, insieme al consueto appuntamento con gli Amici della bicicletta, ci saranno anche le Danze Rom, laboratorio condotto da Izeta Sulejmanovic e Mauro Mou, dove i bambini e le bambine potranno scoprire antiche danze attraverso la musica, i passi, i ritmi della cultura del popolo rom.
Alle 17.30, dopo la merenda, tutti in teatro per GIOVANNIN SENZA PAROLE, del Teatro Crest di Taranto, drammaturgia di Catia Caramia, regia e scene di Andrea Bettaglio, con Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi (musiche: Nicolò Toschi; costumi: Maria Martinese; disegno luci: Michelangelo Campanale; disegno del suono: Roberto Cupertino; aiuto regia: Catia Caramia; tecnico luci: Vito Marra).
Esiste un paese dove la prima grande regola è obbedire agli ordini del suo Capo, padrone anche della grande officina delle parole, che corregge a proprio piacimento. Giunge un grande giorno, il Capo ha deciso di fare un discorso ai suoi sudditi. Quali nuove regole li attendono? Ma l’imprevisto è in agguato anche quando gli ordini sembrano regolare a perfezione ogni cosa. Infatti, un giorno arriva nel paese un giovane, che le regole non le sa. Un apologo buffo in cui si affronta il tema delicato dell’esercizio della forza attraverso la parola, osservandolo con gli occhi innocenti di un ragazzo che, grazie ai suoi “errori”, trasformerà l’intero paese.
Il lavoro d’attore si mescola a quello sul clown, alla manipolazione di oggetti e alla musica dal vivo, per accompagnare con leggerezza lo spettacolo.
Il veliero di Capitani Coraggiosi parte alla solita ora anche domenica 3 marzo: dalle 16 Pesci Volanti di Cemea, laboratorio di attività manuali dove realizzare pesci di varie forme e colori che amano il vento e volteggiare appesi a un filo; poi, Rabbia Compresa, a cura dell’Associazione (S)cambiare, laboratorio creativo di esplorazione delle emozioni: attraverso il gioco e la lettura si scopre come riconoscere, comprendere e trasformare le emozioni, “rabbia compresa”.
Alle 17.30 in scena TARO IL PESCATORE, una produzione Teatro del Piccione/Teatro della Tosse di Genova, di Danila Barone, anche protagonista con Paolo Piano, regia di Teresa Bruno e Dario Garofalo (realizzazione scene: Simona Panella e Anna Martin; musiche: Luca Nasciuti; luci: Simona Panella e Luca Nasciuti; costumi: Monica Mancini).
Ispirata al celebre racconto giapponese Urashima Taro, rivisitato dal Teatro del Piccione, una storia che invita i giovani spettatori sulla riva di un fiume. E’ lì che Taro il pescatore continua le tradizioni della sua famiglia e i gesti tramandati da suo padre, cattura dei piccoli pesci mentre i pesci più grandi gli scappano. Il vento comincia a soffiare e la sua tempesta interiore comincia a crescere. Come riuscire a fermarla? Si presenta quindi qualcosa di inatteso, di incredibile, qualcosa che va a cambiargli la vita, ad addolcire la sua rabbia e la sua anima, qualcosa che gli riempie gli occhi. Uno spettacolo pieno di fantasia e di originalità.
Domenica 10, sempre dalle 16, Girando per il mondo, giochiamo ai parolieri, con Cemea i giochi di tavoliere attraversano la storia e le culture, tanti giochi differenti, tutti rigorosamente fatti a mano, da provare e conoscere; ancora, Faccia d’albero, a cura di Giorgia Loi: chi sono gli alberi? Creature vive che emettono suoni nel silenzio della notte, che respirano, che si nutrono, che guardano, che sentono e che conservano leggende e segreti magici.
Alle 17.30 sarà il momento degli esiti scenici della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria del Cada Die Teatro: NEL MAGICO MONDO DI OZ – spazio alla creatività di Lara Farci e Francesca Pani, con la collaborazione di Anna Vittoria Cortese, filastrocche di Willy Valanga, luci di Giovanni Schirru, suoni di Emiliano Biffi – e CAPPUCCETTO ROSSO, gioco del teatro di Lara Farci e Silvestro Ziccardi, luci e suoni di Emiliano Biffi.
I giovani allievi della Scuola di Arti Sceniche, dopo aver sperimentato il magico mondo del teatro per prendere coscienza di sé in modo ludico e creativo, guideranno gli spettatori verso due grandi fiabe, antiche e moderne: Cappuccetto Rosso e il Mago di Oz, per scoprire sentieri che portano direttamente al cuore, alla testa e al coraggio.
Le vele di Capitani Coraggiosi 2024 approdano in porto domenica 17 marzo. A chiudere il cartellone principale la solita sequenza di appuntamenti: partenza alle 16 con Animali Immaginari, con i Cemea Sardegna si realizzeranno gli animali che abitano la nostra immaginazione e le nostre mani, con carta, cartone, legno, elementi naturali, stoffa; si balla poi con Kaay Fecc Afro, Vieni a ballare Afro, laboratorio di danze africane a cura di Mamadou Mbengas accompagnato dalle percussioni di Giorgio Del Rio. Kaay Fecc Afro è uno spazio per bambini e genitori in cui danzare liberi.
Non potranno mancare Giochiamo con trasporto con gli Amici della bicicletta, la merenda a teatro, e dopo, alle 17.30, sul palco del Si ‘e Boi gran chiusura con GUFO ROSMARINO E CORTECCIA IL PIPISTRELLO, produzione Cada Die, un’altra avventura del simpatico gufetto, scritta e interpretata da Giancarlo Biffi (luci e fonica di Emiliano Biffi, direzione tecnica di Giovanni Schirru, immagini di Valeria Valenza).
Gufo Rosmarino è il gufetto che tutti vorrebbero per amico, il fratellino coraggioso che riesce a trasformare ogni difficoltà in una formidabile occasione di avventura. Rosmarino ha la saggezza spavalda dei piccoli nel mondo dei grandi, vede le cose con gli occhi della semplicità e per questo riesce a trovare la soluzione giusta ad ogni problema. Occorre sempre andare al fondo delle cose per trovare un po’ di luce e forse di verità. Gufo Rosmarino si tuffa nell’oscurità per cercare ciò che in superficie non capisce o non riconosce, ciò che nel chiarore del sole resta pur sempre buio. Nella nuova avventura il coraggioso gufetto incontrerà un nuovo amico, tanto differente dagli altri amici. Così diverso da sembrare quasi un nemico, ma al tempo stesso così uguale da assomigliare a un fratello, perché nonostante l’apparenza il pipistrello Corteccia è acceso dagli stessi valori che animano il mondo dei Gufi: amicizia, coraggio, sincerità e solidarietà.
CAPITANI CORAGGIOSI propone anche quest’anno diverse matinée per le scuole (infanzia, primarie e secondarie di I grado, ingresso 5 euro). In scena, alle 10, gli spettacoli I Musicanti di Brema (22 gennaio), Atlantide (29, 30, 31 gennaio), Emma (5, 6, 7 febbraio), Stelle (19 febbraio), Giovannin senza parole (26 febbraio), Gufo Rosmarino e Corteccia il pipistrello (18, 19 marzo).
I LABORATORI
Alcuni appuntamenti, come anticipato nel programma, accompagneranno costantemente la rassegna Capitani Coraggiosi nelle domeniche di attività varie e di spettacolo in cartellone:
I laboratori dei Cemea
Un atelier dove costruire con le proprie mani, sperimentare e sperimentarsi a partire dalle capacità, tempi e ritmi di ognuno, traendo piacere dalla realizzazione e dal contesto di un gruppo, in cui è facile parlare e raccontarsi. Un luogo che permette a ciascuno di aggiungere, togliere, modificare e utilizzare come spunto le proposte per arrivare a una creazione personale. Gli operatori guidano senza imporre, sostengono e accompagnano. I bambini e le bambine potranno scoprire quante cose si possono fare con la carta, la stoffa, il legno, l’argilla, i colori e tanti altri materiali comuni e di riciclo e sapere che anche a casa possono trovare queste cose e provare a rivivere la magia del creare.
Giochiamo con trasporto
Per i più piccoli, a cura di Amici della bicicletta, ci sarà la possibilità di cimentarsi con le bici a spinta. Ma come funzionano queste biciclette senza rotelle né pedali? Una spinta e via, si parte. Non solo: la bici senza pedali consente ai bambini di imparare subito a mantenersi in equilibrio, così in fretta che il passo successivo diventa la bici dei grandi, saltando senza problemi la fase delle rotelle.
ALTRE ATTIVITA’
Teatro in ospedale. È dal 2013 che, grazie all’incontro con il maestro Andrea Serra e al sostegno delle strutture ospedaliere (come l’ospedale Microcitemico e il reparto di pediatria dell’ospedale Brotzu), Cada Die Teatro ha avviato un percorso – ispirandosi al lavoro del Teatro del Piccione di Genova, forte dell’esperienza maturata all’ospedale Gaslini – che ha dato la possibilità di incontrare i piccoli pazienti, le loro famiglie e i compagni di scuola, di rappresentare diversi spettacoli e di ospitare i lavori di alcune compagnie della scena nazionale. Creare una relazione con i bambini e con le famiglie, raccontare una fiaba, emozionare ed emozionarsi, è un’esperienza importante che ha permesso alla compagnia cagliaritana di conoscere la realtà dei bambini ospedalizzati, di incontrare i loro maestri e maestre di scuola, i medici, gli infermieri, i volontari. Per il 2024 viene proposta la rappresentazione degli spettacoli EMMA e RAGLIO DA CAMERA.
Mostra sui diritti dei bambini all’arte e alla cultura. Diciotto princìpi per affermare il diritto delle bambine e dei bambini di ogni parte del mondo all’arte e alla cultura. È il contenuto della Carta che nasce a Bologna da un’idea della compagnia Baracca Testoni Ragazzi, per diffondere la conoscenza dei diritti dei bambini e delle bambine, in un momento in cui il mondo della cultura e dell’espressione artistica vive uno stato di forte difficoltà. Il progetto è stato patrocinato e premiato dalle più alte istituzioni italiane ed europee.
Inoltre, ad arricchire le attività della rassegna ci sarà anche la XII edizione di Colora il tuo spettacolo: le bambine e i bambini potranno fare tanti disegni che verranno esposti, in chiusura, in una mostra. Si potranno vincere biglietti e abbonamenti per la prossima edizione di Capitani Coraggiosi.
La stagione teatrale per ragazzi Capitani Coraggiosi è organizzata da Cada Die Teatro con il sostegno del MiC (Ministero della Cultura), della Regione Sardegna (Assessorato alla Cultura), del Comune di Selargius, della Città Metropolitana di Cagliari, della Fondazione di Sardegna.
Info e prenotazioni
Teatro Si ‘e Boi – piazza Si ‘e Boi (ingresso Via Veneto) – Selargius
328.2553721 / 0705688072 – [email protected]
La biglietteria apre la domenica alle 15:30. Prenotazione consigliata
Biglietti e abbonamenti
Ingresso: 8 euro (6 euro residenti)
Festa di Carnevale: 10 euro (8 euro per i residenti)
Abbonamento: 58 euro (44 euro residenti)
Ogni settimana verrà offerto un biglietto sospeso