Castelsardo – Sono stati ottenuti dalla Regione Sardegna 1.000.000 di euro per gli interventi di difesa costiera nella falesia sottostante il Lungomare Zirolia e via Colombo. Hanno inoltre già preso il via lavori di mitigazione del rischio a seguito dell’evento calamitoso del Dicembre 2020.
I nuovi fondi, sono stati ottenuti per interventi di riqualificazione ambientale e salvaguardia dall’erosione costiera, e per la prevenzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera, oltreché di riqualificazione ambientale, in coerenza con l’Agenda globale per lo sviluppo sostenibile 2030.
A seguito dello smottamento della falesia sottostante il Lungomare Zirolia, nel Dicembre 2020, si era provveduto, infatti, in esecuzione dell’ordinanza Sindacale n. 30/2020, a transennare la sede strada limitando il transito con l’istituzione di un senso unico alternato.
I fondi ottenuti.
– Già nel giugno 2021 la Regione Sardegna aveva stanziato 400 mila euro per i primi interventi di mitigazione del rischio, a seguito della dichiarazione di calamità naturale.
– Nel Luglio 2021 la Giunta regionale ha approvato un programma di spesa per la predisposizione degli studi di fattibilità e per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in aree perimetrate dal PAI, comprendente un importo di €. 110.000 a favore del Comune per l’attuazione degli interventi di somma urgenza in località “La Vignaccia”. Con questi fondi è stato redatto uno studio di fattibilità tecnica economica generale che prevede, per la sua attuazione, una spesa complessiva di €. 4.700.000.
– il Comune di Castelsardo, nell’ambito del Piano triennale delle opere pubbliche 2021 – 2023 ha previsto una ulteriore spesa di €. 3.650.000 per le opere a mare per la protezione della falesia, mediante la realizzazione di un frangiflutti sommerso in scogliera.
– Con Deliberazione Giunta Regionale del 1° dicembre 2023 è stato stanziato un milione di euro per i lavori previsti dallo studio di fattibilità.
Altri fondi arriveranno a breve sia dalla Regione che da ambito comunitario.
I lavori.
Hanno preso il via in questi giorni, e si conta di terminarli per l’inizio dell’estate, e comprendono, la rimozione del materiale di risulta, la realizzazione di un dente di ammorsamento, propedeutico alla realizzazione di futuri interventi di rinaturalizzazione, che consentirà di evitare eventuali scivolamenti a valle degli stessi, dovuti ad eventi atmosferici di eccezionale portata.
Una volta rimosso il materiale di risulta o scavato, si procederà ad eseguire una sabbiatura delle pareti, utile a rimuoverne eventuali parti mobili di materiale incoerente o eventuali parti arrugginite dei tubi d’acciaio per micropali, che sono soggetti all’azione degli agenti atmosferici, la posa di un foglio di rete elettrosaldata ammorsata alla parete con appositi agganci e, in ultimo, si procederà a realizzare un rivestimento in spritz beton ad inglobare interamente la rete. Questo intervento consentirà di mettere in sicurezza le colonne di jet grouting, proteggendole dalla inevitabile erosione operata dagli agenti atmosferici, assicurando così la stabilità del versante consolidato ed aumentandone la vita utile. La miscela di betoncino spruzzato sulle pareti sarà pigmentata, scegliendo un colore più vicino possibile al colore delle pareti adiacenti con vista dal mare, mentre la granulometria dello Spritz beton ben si confonde con quella delle terre e delle rocce in vista.
Il sito.
Per la sua conformazione naturale, l’area è caratterizzata da un alto rischio frana, dovuto a cause erosive. In tempi storici relativamente recenti si sono verificati eventi franosi via via più considerevoli. Il primo di questi, di entità significativa, si è registrato nel Settembre 1985 per un fronte di circa 40 metri sul versante della falesia, coinvolgendo buona parte della piattaforma stradale. Ulteriori analoghi eventi si sono ripetuti poi negli anni 1989, 2004 e 2009.
Il Sindaco.
“Questa Amministrazione non ha ragionato soltanto per far fronte all’ emergenza ma ci si è adoperati, in questi mesi, per redigere un progetto globale di messa in sicurezza dell’intero versante che parte da Via Colombo sino a Lu Poltu di la Rena – ha sottolineato il sindaco Antonio Maria Capula – Questo per la tutela della sicurezza dei cittadini, che vivono o transitano nel quartiere ma anche per affrontare un problema ambientale che mai aveva visto, sinora, un progetto ampio e risolutivo.”