Questa Splendida non Belligeranza” – giovedì 11 gennaio h 20.30 al TsE di Cagliari apre la rassegna Il Terzo Occhio
Uno sguardo sul teatro contemporaneo e sui nuovi linguaggi della scena con Il Terzo Occhio / rassegna multidisciplinare delle nuove creatività organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni e con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari e il contributo della Fondazione di Sardegna. Quattro titoli in cartellone tra gennaio e aprile al Teatro TsE in via Quintino Sella nel quartiere di Is Mirrionis a Cagliari, per un’interessante panoramica sui nuovi autori e sulle compagnie emergenti sul territorio nazionale, tra cui spiccano i vincitori del Premio Ubu e gli spettacoli selezionati da In-Box / Rete di sostegno del teatro emergente italiano, con il dichiarato intento di valorizzare e promuovere i giovani talenti e dare spazio alle estetiche del terzo millennio.
Una programmazione articolata e pensata per un pubblico attento e preparato, amante della prosa e delle arti performative e curioso delle novità, con una particolare attenzione alle giovani generazioni nella scelta delle tematiche che spaziano dal rapporto tra genitori e figli ai legami familiari, alle riflessioni filosofiche su questioni ontologiche e morali, al significato e il valore della rivoluzione. Una varietà di stili, dalla commedia brillante alla satira politica, fino al musical, che mette in luce la ricchezza di fermenti artistici e culturali del Belpaese e la pluralità di generi e registri espressivi, tra contaminazioni e intrecci fra le differenti forme dello spettacolo dal vivo, dalla prosa alla musica, alla danza per opere diversissime che scaturiscono dalla comune urgenza di comunicare.
Il Terzo Occhio rappresenta un’importante vetrina e un’occasione di confronto per artisti e pubblico del capoluogo e dell’intera Isola, per superare simbolicamente le barriere geografiche e riscoprire insieme il piacere della visione e della partecipazione a un evento immerso nella dimensione dell’hic et nunc, dove tutto accade in un istante irripetibile, in uno scambio di emozioni e percezioni, quasi un’osmosi tra palco e platea, nell’alchimia speciale di ogni singola serata. Il teatro è un’arte antica, un rito laico che indaga la natura umana, i pensieri, gli stati d’animo e le passioni, mettendo l’accento sulle questioni cruciali e sui dilemmi etici e morali attraverso il gioco della finzione, che attraverso la rappresentazione, anzi la trasfigurazione di pensieri e azioni sulla scena, mette a nudo la verità.
Tra le proposte, “Ottantanove”, uno spettacolo di Elvira Frosini e Daniele Timpano, anche protagonisti sulla scena insieme con Marco Cavalcoli, sullo spirito e sull’eredità della Rivoluzione Francese come sulle conseguenze della caduta del muro di Berlino e sulla situazione delle moderne democrazie: una pièce originale e pluripremiata per una riflessione sulla storia e sull’identità del popolo italiano, con la cifra ironica e spiazzante dei due attori e autori (spettacolo vincitore del Premio Ubu 2022 come Miglior nuovo testo italiano e come Miglior attore per Marco Cavalcoli e della Menzione Speciale “Franco Quadri” al Premio Riccione 2019).
“Questa Splendida Non Belligeranza” di Marco Ceccotti – spettacolo vincitore di In-Box 2022 – racconta l’ingannevole stato di quiete di una famiglia in cui padre, madre e figlio, troppo educati per svelare i propri pensieri e sentimenti, non riescono neppure a dirsi «ti voglio bene»: una pièce intrigante e originale sul paradosso della gentilezza, interpretata da Giordano Domenico Agrusta, Luca Di Capua e Simona Oppedisano, con drammaturgia e regia di Marco Ceccotti e supervisione di Lucia Calamaro e Graziano Graziani, che mette l’accento sull’incapacità di comunicare, perfino di manifestare rabbia o sconforto, in una insana abitudine a un’illusoria (in)felicità.
Un affresco di varia umanità con “Quasi Una Serata”, da tre atti unici di Ethan Cohen, con Stefano Annoni, Paui Galli, Davide Marranchelli e Simone Severgnini per la regia di Davide Marranchelli, produzione de Il Giardino delle Ore e Mumble Teatro (finalista e secondo classificato di In-Box 2023): uno spettacolo che rimanda al teatro dell’assurdo, tra situazioni esilaranti e surreali, per un ideale viaggio in «un “aldilà” a immagine e somiglianza degli inferni di questa terra» tra coppie che discutono e divinità animate da desideri e passioni fin troppo umane, messo in scena attraverso un gioco metateatrale per cui il pubblico diventa protagonista insieme agli attori.
Un avvincente racconto per quadri con “Family / A Modern Musical Comedy” con libretto, testi e musiche di Gipo Gurrado, che firma anche la regia, per una riflessione sull’ambiguità dei rapporti e dei legami tra persone che si ritrovano a condividere lo spazio fisico e simbolico di una casa (produzione Elsinor / Centro di Produzione Teatrale, con il contributo di NEXT-Laboratorio delle Idee). Uno sguardo ironico e disincantato sulla famiglia, oltre gli stereotipi, tra canzoni e monologhi in musica con uno stile che rimanda alla tradizione cantautorale italiana, da Giorgio Gaber a Enzo Jannacci e Lucio Dalla, per un’indagine su nevrosi e disfunzionalità del mondo di oggi.
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