Ex Ilva, Barbarossa – Spera (Ugl Metalmeccanici): “Garantire presto erogazione risorse necessarie all’operatività”
“Abbiamo ribadito la necessità di garantire quanto prima possibile l’erogazione di risorse economiche necessarie all’operatività del sito ex Ilva di Taranto”.
Lo dichiarano in una nota congiunta il Segretario Confederale Ugl, Adelmo Barbarossa, e il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, in merito all’incontro tra i ministri del Lavoro, Marina Calderone, delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, le organizzazioni sindacali di livello confederale e di categoria sulla situazione di assoluta criticità in cui versa l’ex Ilva di Taranto: nello specifico, mirato a trovare soluzioni immediate per la salvaguardia dei lavoratori e delle aziende dell’indotto e degli impianti dell’acciaieria.
Ex Ilva, Barbarossa – Spera (Ugl Metalmeccanici): “Garantire presto erogazione risorse necessarie all’operatività”
Per i sindacalisti, “va apprezzata la condotta delle aziende dell’indotto che, malgrado i crediti scaduti, continuano a garantire la gestione degli impianti con la presenza dei lavoratori per le attività essenziali e, allo stesso tempo, sottolineare l’impegno assunto dal governo a mettere in campo tutte le misure necessarie a protezione dei lavoratori e delle aziende dell’indotto, a cominciare dalla copertura della cassa integrazione per tutti, e ad individuare le misure straordinarie, eventualmente necessarie, per sostenere i redditi. Come Ugl abbiamo sollecitato l’esecutivo alla creazione di una linea di credito agevolato per le aziende dell’indotto al fine di garantire la continuità produttiva, scongiurando così quanto già avvenuto nel 2015.
La relativa norma sarà inserita nell’apposito decreto-legge al fine di salvaguardare i crediti delle aziende dell’indotto e degli appalti dell’ex Ilva. Infine, abbiamo evidenziato la grave criticità sofferta dallo stabilimento Tarantino ex Ilva con due altiforni già fermi di cui Afo2, dal 23 gennaio, e Afo 4, ultimo operativo che lavora in marcia ridotta con continue fermate”, concludono Barbarossa e Spera.
Roma, 24 gennaio 2024