(Adnkronos) – Scontro tra manifestanti pro Palestina e forze dell'ordine oggi a Milano. I ragazzi in prima fila al corteo, non autorizzato perché concomitante con la Giornata della Memoria, hanno usato i bastoni delle bandiere per provare a serrare i ranghi e hanno lanciato contro le forze dell'ordine bottigliette e altri oggetti. Carabinieri e polizia hanno cercato di arginare i manifestanti con gli scudi, brandendo i manganelli. Dopo aver ‘rotto’ il divieto i manifestanti hanno potuto percorrere solo qualche decina di passi da piazzale Loreto verso la periferia, poi si sono trovati di fronte le camionette della polizia – che gli hanno bloccato interamente la strada – con davanti carabinieri e polizia. Cortei pro Palestina ci sono stati oggi, però, in tutta Italia nonostante lo stop del Ministero dell'Interno. La richiesta era stata fatta al Viminale dalle Comunità ebraiche. Come da programmi, invece, ci sono state manifestazioni a Milano, Roma e Napoli. Fumogeni rossi e verdi, tra i colori della bandiera palestinese, sono stati accesi in piazza Vittorio Emanuele a Roma, dove si sono dati appuntamento i manifestanti pro Gaza. Sventolavano le bandiere palestinesi, sugli striscioni e i cartelli frasi contro Israele ma anche citazioni di Primo Levi. Sono circa mille, secondo fonti qualificate, al sit in in sostegno di Gaza nella Capitale. I manifestanti sono riuniti in assemblea e gli interventi si alternano nella piazza. "La 'memoria' è uno strumento potentissimo che dobbiamo utilizzare per impedire ed impedirci di ripetere gli orrori del passato" è il post su Facebook del centro sociale 'Mezzocannone occupato', sceso a manifestare in piazza San Domenico Maggiore nel centro storico di Napoli. "Il mondo non potrà mai dimenticare l’orrore dell’Olocausto, il genocidio perpetrato dal regime nazista che portò alla morte sei milioni di ebrei e altre 10 milioni di persone, tra cui le popolazioni slave dell’est Europa, rom, minoranze etniche, gruppi religiosi, dissidenti e prigionieri politici, omosessuali, persone con disabilità". "Oggi come allora sentiamo viva e fortissima la necessità di onorare la memoria delle vittime del nazismo – continua il messaggio su Fb – la nostra coscienza di antifascisti, infatti, ci impone di contrastare quotidianamente qualsiasi reminiscenza antisemita, razzista e di estrema destra. La 'memoria' non può essere un concetto vuoto e rituale, ma è anzitutto uno strumento potentissimo che dobbiamo utilizzare per impedire ed impedirci di ripetere gli orrori del passato". Circa trecento manifestanti si sono radunati nel piazzale del Teatro Lirico in via Sant’Alenixedda a Cagliari. “Fermiamo il genocidio ‘Mai più', è ora” recita lo striscione principale del Comitato sardo di solidarietà con la Palestina e dell’associazione A Foras. Davanti a loro carabinieri e polizia sono schierati per impedire che il sit-in diventi, anche in questo caso, una manifestazione non autorizzata. —[email protected] (Web Info)
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