Liguria: muretti a secco diventano “opere di edilizia libera”
Liguria: muretti a secco diventano “opere di edilizia libera”. Per tutelare il paesaggio e contrastare il dissesto idrogeologico.
Il recupero dei muretti a secco in Liguria non necessiterà diautorizzazioni, pareri, nulla osta, né altri atti di assenso, venendo
dunque considerate “opere di edilizia libera”.
Lo dice in una nota Stefano Mai, capogruppo della Lega in Regione,
che ha presentato un emendamento sul tema al collegato al bilancio insieme
alla collega Daniela Menini (Lista Toti Liguria).
Mai dichiara : “Il recupero dei muretti a secco oggi può essere
considerato tra le opere di edilizia libera.
Lo scopo è promuovere gli investimenti in agricoltura, tutelare il paesaggio e contrastare il dissesto idrogeologico.
I muretti a secco sono stati dichiarati
Patrimonio Immateriale dell’Umanità Unesco, un riconoscimento alla
straordinaria bellezza dei paesaggi terrazzati, che dimostra come i
valori dell’agricoltura siano parte integrante del patrimonio
culturale dei popoli. Queste opere d’arte hanno trasformato il
paesaggio ligure, plasmando il territorio, consentendo la possibilità
di poter utilizzare terreni scoscesi per coltivarvi produzioni di
pregio.
La Liguria è una delle regioni italiane dove la cultura
contadina dei muretti a secco ha una storia lunghissima e assai ricca
e per non perdere questo patrimonio culturale, sono molti gli enti
pubblici e non, che organizzano corsi di formazione per la costruzione
dei muretti a secco.
Con i fondi del Psr 2014-2022 sono stati concessi
finanziamenti per circa 23 milioni, per un recupero equivalente a
circa 200 chilometri quadrati di muretti. Un patrimonio che dobbiamo
tutelare sempre più, anche semplificando le norme, come in questo
caso”.