MONASTIR – Il rito si è consumato, ancora una volta, nella suggestiva atmosfera attorno al grande falò. È stata una festa di popolo, la festa di Sant’Antonio Abate, che ha richiamato fedeli e turisti anche dai centri del territorio nella magica cornice su uno dei colli che dominano il paese che corre lungo la Carlo Felice. L’evento – organizzato dal comitato dei festeggiamenti in collaborazione con la pro loco – è stato un’occasione unica per rinnovare le tradizioni e la devozione in onore del Santo che, come vuole la narrazione, strappa i peccatori dal fuoco infernale. Il fulcro della festa l’accensione del grande falò, sotto la regia del parroco don Bruno Ibba: “Sono state giornate intense ed emozionanti – spiega Sandro Mereu, che ha guidato i festeggiamenti con un nutrito gruppo di volontari – che ci hanno spinto a rinnovare la vicinanza della cittadina di Monastir verso il culto di Sant’Antonio e valorizzare i costumi tipici della cittadina”. Una serata – contraddistinta dalle melodie del gruppo “I migliori anni” – che poi si è conclusa con balli e canti attorno alle fiamme che hanno illuminato tutta la notte di Monastir.
Luciano Pirroni
Luciano Pirroni