“Il trasferimento dei detenuti in attesa di giudizio della cosiddetta inchiesta “Monte Nuovo”, da una parte all’altra della Penisola, si configura come un atto di arroganza da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che non rispetta il principio della territorialità della pena, essendoci in Sardegna Istituti Penitenziari destinati agli AS3 come Tempio e Massama”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV ” facendo osservare che “nel caso del medico Tomaso Cocco, il trasferimento in Sicilia, appare come un accanimento, visto che il riesame aveva escluso la sussistenza dell’ipotesi di reato di associazione mafiosa”.
Monte Nuovo: trasferimento detenuti in attesa di giudizio non rispetta principio territorialità pena
“Il DAP – sottolinea Caligaris – non può agire nei riguardi delle persone, specialmente se sono incensurate e in attesa di giudizio, come se fossero pacchi postali da collocare in un deposito, ignorando i familiari che per andare oltre Tirreno devono affrontare un viaggio lungo e dispendioso”. “C’è poi una questione che il Capo del DAP deve affrontare con urgenza. I detenuti che vengono trasferiti non possono informare i familiari prima che il Direttore dell’istituto Penitenziario di destinazione abbia effettuato i controlli sul recapiti telefonici. Una circostanza– conclude l’esponente di SDR ODV- paradossale. Come se non fosse già stato appurato e approvato dal carcere di provenienza. Ciò significa lasciare i familiari in stato di angoscia per la “sparizione” improvvisa del congiunto senza nessun altro vantaggio per il sistema. Un atto di barbarie inaccettabile “.
Cagliari, 16 gennaio 2023
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