Mostra antologica Alberto Dal Cerro
“La Musa Infetta”mostra antologica di Alberto Dal Cerro
Viale Trieste 59/B
Cagliari
Mostra antologica Alberto Dal Cerro
E’ stata inaugurata venerdì 12 gennaio 2024 negli spazi di viale Trieste 59/B a Cagliari, la mostra antologica di Alberto Dal Cerro, artista eclettico di origine Toscana, in Sardegna da più di 50 anni.
Quadri, opere d’arte e ricordi di una vita avventurosa vissuta sempre all’insegna dell’arte e della ricerca del bello. Antiquario e pittore, organizzatore di gandi eventi artistici, ricordiamo per tutti la mostra internazionale “Ai Frati” nel convento di San Domenico a Cagliari nel 1971 e 1972, catalizzatore di artisti come Matteo Discepolo, Lorenzo Stea, Raimondo Picci, Efisio Cadoni con i quali ha da sempre collaborato per la realizzazione di quadri a più mani, ora Alberto Dal Cerro ha deciso di mostrare al pubblico più vasto le sue opere, frutto di un lavoro ininterrotto di una vita.
Un’artista Alberto Dal Cerro che ha sempre guardato alla vita con ironia e ottimismo e che si è sempre circondato di amici, con i quali ha condiviso la passione per la bellezza.
Opere pittoriche
Le sue opere pittoriche rispecchiano questa personalità eccentrica, le sue pitture riprendono quadri del rinascimento per poi divagare nell’onirico, usa simbologie e metafore per descrivere la realtà. Ha una manualità incredibile, per creare usa qualsiasi materiale di riciclo, vecchie tele, ritagli di giornale, cartoni, manichini buttati tra i rifiuti, basta guardare anche solo le cornici da lui ricostruite attraverso la sovrapposizione di semplici stencil, ma è il suo gusto che colpisce tra tutte le opere per quanto diversissime, l’incredibile armonia che riesce a dare alle figure immaginarie, anime giocose o meste delle sue produzioni artistiche.
Alberto Dal Cerro ha fatto tutto in grande, è stato uno sportivo nelle squadre nazionali, ha fatto l’attore a Roma per grandi registi, l’imprenditore, l’antiquario, ha contribuito a fondare le emittenti Radiolina e Videolina, ha portato in Sardegna grandi artisti, ha contribuito alla diffusione della conoscenza di pittori come Biasi di cui è un grande estimatore.
Ora arriva la sua mostra antologica intitolata anche questa ironicamente “la Musa infetta” per significare come lui stesso spiega che: “la pittura è un arte magica del discorso che può essere impiegata per fini opposti”.
“Il nostro discorso intende risalire ai padri dell’arte per rivitalizzare un itinerario artistico della pittura tradizionale” .
“La mia – conclude – vuole essere una pittura trasparente e riconoscibile”
La mostra “La musa infetta” resterà aperta tutti i giorni fino a marzo ed è visitabile la mattina dalle 10,30 alle 13 e di pomeriggio dalle 16,30 fino alle 20:00