Nuove scoperte archeologiche a Mascali, in Sicilia, tramite anche l’uso del georadar.
Maria Rosaria Grasso (Presidente Archeoclub D’Italia sede Area Ionico – Etnea) : “Ancora scoperte dall’area archeologica di Mascali, nel catanese. Portate oggetti del VI sec. d.C. che testimoniano la frequentazione ininterrotta dell’area ricca di sorgenti di acqua e quindi adatta all’insediamento umano fin da epoca remota. Venuto alla luce anche un nuovo sito adiacente al complesso monumentale della Nunziatella di Mascali. Con i rilievi geofisici del team dell’INGV, tramite l’alta teconologia del georadar è stato possibile ottenere immagini ad alta risoluzione delle strutture sepolte. Nel febbraio scorso era stata formalizzata una convenzione tra la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania, il Comune di Mascali, e dall’Archeoclub d’Italia, sede comprensoriale area ionico-etnea. Per avviare una serie di indagini archeologiche”.
Rosario Santanastasio ( Presidente Nazionale Archeoclub d’Italia) : “Quanto accade in Sicilia, ma anche in tante altre regioni italiane, è la testimonianza della presenza, radicata sul territorio di Archeoclub D’Italia. Ben 180 sedi, 5000 soci che giorno dopo giorno si impegnano nella tutela del patrimonio culturale italiano!”.
Veronica Musumeci (Assessore alla Cultura del Comune di Mascali) : “Saranno organizzate giornate di visita allo scavo”.
Le nuove scoperte a Mascali
“Nuove scoperte nell’area archeologica della Nunziatella, a Mascali, comune del catanese. Gli scavi, sotto la sorveglianza scientifica della Soprintendenza ai Beni culturali di Catania, ancora in fase di esecuzione, hanno portato al rinvenimento di numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d. C. Nel febbraio scorso è stata formalizzata una convenzione tra la Soprintendenza ai Beni culturali di Catania rappresentata dalla dott.ssa Donatella Aprile, il Comune di Mascali, rappresentato dal sindaco Luigi Messina e dall’Archeoclub d’Italia, sede comprensoriale area ionico-etnea, per avviare una serie di indagini archeologiche nei pressi del complesso monumentale della “Nunziatella” di Mascali. Tali indagini sono state avviate e siamo dinanzi a risultati importanti.
La convenzione autorizzata dal Dirigente Generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, si è avvalsa della collaborazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio etneo di Catania, diretto dal dott. Stefano Branca, che ha fornito la datazione al carbonio 14 dei frammenti ossei di due sepolture localizzate nell’area adiacente alla chiesa della Nunziatella. Contestualmente sono state realizzate delle prospezioni georadar ad opera dei tecnici Valerio Materni e Vincenzo Sapia, della Sezione di Roma2 dell’INGV”. Lo ha affermato Maria Rosaria Grasso, Presidente Archeoclub D’Italia, sede dell’Area Ionico – Etnea.
Indagini archeologiche in corso.
“L’area, ubicata nella frazione collinare di Nunziata di Mascali, aveva già riservato numerose sorprese: dalla scoperta del dipinto del Cristo pantocratore che adorna il catino absidale della chiesa medievale (XII sec. d. C.) – ha continuato la Grasso – al ritrovamento di una basilica paleocristiana a tre navate con un ricco pavimento a mosaici policromi e figurati, fino alla recente scoperta di alcune sepolture durante i lavori per la posa dei cavi della fibra ottica”.
Importante l’uso del georadar.
“Attraverso questa tecnica geofisica non distruttiva, è stato possibile ottenere immagini ad alta risoluzione di strutture sepolte propedeutiche alla realizzazione dei saggi di scavi archeologici.
Già dallo scorso autunno i soci volontari dell’Archeoclub d’Italia – ha dichiarato la Grasso – sede comprensoriale area ionico-etnea, sotto la sorveglianza scientifica della Soprintendenza ai Beni culturali di Catania operata dalla dott.ssa Angela Merendino, hanno avviato lo scavo dell’area posta a sud della chiesa della Nunziatella.
I lavori, ancora in corso, hanno portato alla luce inizialmente un tratto di un imponente canale per la conduzione delle acque ricoperto da lastroni in pietra lavica. Successivamente sono stati intercettati i resti di un muro che corre parallelo alla parete meridionale della chiesa per oltre nove metri. Il muro presenta sulla facciata interna uno spesso strato di intonaco e alla base un piano pavimentale in cocciopesto.
Di tale struttura resta da definire il collegamento con l’edificio medievale e, soprattutto, con la vicina basilichetta paleocristiana. Lo scavo, come detto, ha restituito numerosi frammenti di materiali fittili, tegole e vasellame, databili tra il VI ed il IX secolo d. C. che testimoniano la frequentazione ininterrotta dell’area ricca di sorgenti di acqua e quindi adatta all’insediamento umano fin da epoca remota. Ringraziamo la Soprintendente, Donatella Aprile e la responsabile scientifica del progetto, dott.ssa Angela Merendino, che concordano sull’opportunità di proseguire le indagini, frutto di questa virtuosa collaborazione fra Soprintendenza, Comune di Mascali e mondo del volontariato, nell’occasione rappresentato da Archeoclub d’ Italia”.
Si svolgeranno giornate di visita con la presentazione dei risultati ottenuti.
“Saranno organizzate delle giornate di visita allo scavo e di divulgazione dei primi risultati conseguiti – ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Mascali, Veronica Musumeci – in collaborazione con tutte le parti coinvolte nelle ricerche e con la arcipretura di Santa Maria dell’Itria titolare della chiesa di Santa Maria Annunziata”.
Archeoclub D’Italia è sul territorio!
L’assessore alla Cultura, Veronica Musumeci:
“Mi complimento con la sede Archeoclub D’Italia dell’Area Ionico – Etnea e ringraziamo la Soprintendenza di Catania, INGV e comune di Mascali. Quanto accade in Sicilia, ma anche in tante altre regioni italiane, è la testimonianza della presenza, radicata sul territorio di Archeoclub D’Italia. Ben 180 sedi, 5000 soci che giorno dopo giorno si impegnano nella tutela del patrimonio culturale italiano. Nel 2024 avremo molteplici iniziative sociali – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – anche Press Tour per la stampa, mentre in Sicilia ci avviceneremo alla grande data del 2025, anno che vedrà Agrigento Capitale Italiana della Cultura”.