Piano Mattei, OICE: centrali l’ingegneria e la consulenza italiane in molti interventi da realizzare
E’ questo il commento dell’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura italiane aderente a Confindustria, rispetto al Piano lanciato dal Governo in occasione della Conferenza Italia-Africa che si è svolta al Senato alla presenza di diversi leader dei Paesi africani. La dotazione iniziale sarà di 5,5 miliardi tra crediti, operazioni a dono e garanzia. Una parte dei fondi verrà prelevata dal fondo clima, la restante dalle risorse destinate alla Cooperazione.
Per Giorgio Lupoi, Presidente dell’Associazione, “il Piano Mattei rappresenta un’importante e necessaria azione strategica del Governo nei confronti del continente africano e siamo molto soddisfatti di essere stati coinvolti in tutte le azioni di indirizzo che hanno portato questo fondamentale intervento. Tutti i pilastri del Piano, formazione, agricoltura, sanità, energia ed acqua, sono interconnessi tra loro con interventi in infrastrutture e quindi come società di ingegneria, architettura e consulenza siamo pronti a dare il nostro contributo.”
In particolare sul fronte istruzione e formazione il Piano si occuperà degli interventi che si prefiggono di promuovere l’istruzione, la collaborazione con le imprese e l’accesso al mercato del lavoro. Gli interventi in agricoltura saranno finalizzati a diminuire i tassi di malnutrizione; favorire lo sviluppo delle filiere agroalimentari; sostenere lo sviluppo dei bio-carburanti non fossili. Sulla salute si punta a rafforzare i sistemi sanitari, migliorando l’accessibilità e la qualità dei servizi primari materno-infantili. L’energia è uno dei settori centrali del Piano. L’obiettivo è quello di rendere l’Italia un hub energetico, un vero e proprio ponte tra l’Europa e l’Africa. Sarà ovviamente centrale la relazione clima-energia, come ad esempio a tutti gli interventi che verranno portati avanti per rafforzare l’efficienza energetica e l’impiego di energie rinnovabili con azioni volte ad accelerare la transizione dei sistemi elettrici, in particolare per la generazione elettrica da fonti rinnovabili e le infrastrutture di trasmissione e distribuzione. Infine l’acqua la cui scarsità in Africa rappresenta uno dei principali fattori di insicurezza alimentare, conflittualità e spinta alla migrazione.
Il Vicepresidente OICE con delega per l’internazionalizzazione, Roberto Carpaneto, commentando l’iniziativa ha affermato: “il continente africano rappresenta la seconda area geografica di operazioni per le nostre società all’estero (il 20% del totale del fatturato prodotto all’estero). Come emerso alla Conferenza, anche il tema delle Multilaterali gioca un ruolo importante e le società OICE sono particolarmente avanti nel procurement delle maggiori Multilaterali, a cominciare dalle principali operative nel continente come Banca Mondiale e Banca Africana di Sviluppo.”