Piero Muscas, Ruote Libere
Piero Muscas, Ruote Libere: “Sardegna esclusa dagli incentivi per il trasporto delle merci via mare: ennesima beffa”.
Cagliari, 12 gennaio 2024 – “Il Decreto interministeriale sui contributi per il trasporto delle merci via mare n.166, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 21.11.2023 e in vigore dal giorno 6-12-2023, del ministro dei trasporti Matteo Salvini, rappresenta l’ennesima beffa per gli autotrasportatori sardi. La Sardegna infatti è stata esclusa dagli incentivi per il trasporto delle merci via mare, una condizione pressoché obbligata per i camionisti sardi. Una decisione incomprensibile che si somma alle tante penalizzazioni che l’Isola già subisce sul fronte dei trasporti”. Ad intervenire è il referente di Ruote Libere per la Sardegna Piero Muscas. “Parliamo di una Regione con una rete viaria indegna, a dispetto della sua vocazione turistica, che deve sopportare il costo del carburante tra i più alti d’Italia e con una rete infrastrutturale e di servizi inesistente che trasforma gli spostamenti, soprattutto d’estate, in vere e proprie odissee – continua Muscas -. Nonostante tutto questo il Decreto prevede un contributo per le imprese che imbarcano su navi Ro-Ro e Ro-Pax veicoli o casse mobili accompagnati o meno dai relativi autisti che percorrono le tratte che hanno come porti di origine Ancona, Bari, Brindisi, Catania, Civitavecchia, Genova, Livorno, Messina, Napoli, Palermo, Ravenna, Salerno, Savona, Trieste. Insomma porti di origine in tutta la Penisola, esclusi propri quelli sardi.Parliamo di somme importanti, pari a 20 milioni all’anno fino al 2026, e proprio l’isola che non ha la possibilità dell’alternativa al trasporto via mare, è costretta a spostare le merci senza aiuti. Per questo chiediamo un intervento immediato del ministro Salvini e del presidente della Regione Sardegna, ma anche di tutte le forze politiche. Ora è il momento di dimostrare se gli interessi dell’economia sarda sono davvero una priorità o se sono solo una bandierina da sventolare tra una campagna elettorale e l’altra”.