Pula, Domus Antigas: grande successo, 12 mila presenze
Grandissimo successo per la seconda edizione di Domus Antigas, con oltre 12 mila presenze, 2 mila in più della scorsa edizione. I giovani rinnovano la comunità e la Pro Loco con un evento che unisce tradizione e innovazione e che ha visto oltre cento espositori e 30 case aperte per la seconda edizione.
É stata un’altra grande edizione con più di 30 case aperte e oltre 100 espositori, tra cui 5 birrifici sardi e 19 cantine provenienti da tutta l’isola, da nord a sud passando per l’Ogliastra, che animeranno la prima edizione di Vignaioli di Sardegna. Il tutto sotto le campane dei Bois di Escalaplano e le note di 6 gruppi folk che hanno sfilato insieme all’Orchestra Musicale Sarda diretta dal Maestro Orlando Mascia e alla Seuinstreet Band in un’ondata di suoni e colori riscalderà le vie del centro storico e ci farà ballare in piazza.
“Domus Antigas – la voglia di riscoprire il vecchio paese” è tornato a Pula il 28 gennaio con grande fermento sui social e nelle strade della comunità. “Ciò che abbiamo voluto fare è stato portare serenità, sorrisi, divertimento, far riscoprire una Pula che non c’è più” dichiara la Pro Loco Giovani di Pula che organizza l’evento, “e le centinaia di ringraziamenti e apprezzamenti ricevuti ci hanno confermato che il lavoro fatto non è stato assolutamente vano, spronandoci a continuare e a fare di meglio”.
Domus antigas è organizzato dai giovani per aprire la strada ai giovanissimi. L’evento, oltre a voler destagionalizzare e portare un indotto in un periodo di magra, vuole essere un apripista per creare collaborazione tra la comunità, le associazioni e i comuni limitrofi. Un passo alla volta i ragazzi della pro loco di Pula ci stanno riuscendo.
Numericamente domus antigas 2024 è andata meglio della prima edizione, infatti si stima circa il doppio delle persone della scorsa edizione. In un prima timida stima si parla di circa 12.000 presenze. Persone che hanno visitato per la prima volta pula e che potrebbero tornare, fidelizzate da domus antigas, dall’ottima organizzazione e dalla buona impressione lasciata ai visitatori. Per la seconda edizione ci si aspettava la presenza di un pubblico più vario. I visitatori sono arrivati da tutta la Sardegna, (scegliendo anche di pernottare dalla notte prima) ma non solo, anche tanti turisti .
La manifestazione si è svolta senza inconvenienti, una giornata all’insegna del divertimento della tradizione e del buon cibo . Molto apprezzata la corte del vino che ha staccato più di 1300 consumazioni. Un ottimo successo anche per i laboratori di decorazione dei dolci sardi e di costruzione dei giochi di una volta, andati tutti soldi out.
Visitatissima anche la Villa santa Maria dove la fila fuori dichiarava la voglia di riscoprire il vecchio paese. Apprezzatissime le maschere di Escalaplano, i gruppi folk e l’orchestra popolare sarda. Dopo due ore di balli sardi dove in tantissimi hanno seguito i canti di Giamichele Lai, la massa ha camminato l’ultima volta per le vie del centro seguendo la Seuinstreet band.
L’evento viene concepito in pandemia e nasce lo scorso anno da un gruppo di giovani attivi in diversi contesti sociali, economici e culturali, i quali hanno tentato di mettere a sisteme le diverse energie della comunità per portare innovazione nel paese ma attraverso la valorizzazione della tradizione, dell’identità e della storia.
In un paese dove gli over-65 sono quasi tre volte gli under-15 (27 over-65 ogni 10 under-15) oggi vive un nuovo approccio che ha portato alla nascita di un settore giovanile della Pro Loco attivo in numerose iniziative di vario tipo, dalla cultura alla formazione e al turismo attivo con Monumenti Aperti.
La scorsa edizione di Domus Antigas ha visto circa 10 mila presenze e coinvolto più di 30 artisti che hanno esposto i loro progetti e le loro opere davanti ad un pubblico davvero enorme. La mostra ha riscontrato davvero un fantastico successo e quest’anno è statariproposta con nuove opere e nuovi artisti.
Allo stesso modo sono stati riproposti i laboratori del Museo Giocattolo Tradizionale Sardegna, museo etnografico unico del suo genere sito a Zeppara, con un’esposizione temporanea che ha permesso al visitatore di scoprire o riscoprire il mondo del giocattolo tradizionale e popolare dell’Isola.