Terre civiche, ok del Consiglio comunale di Muravera al piano di riordino e valorizzazione. Il sindaco, Salvatore Piu: “Si tratta di una complessa operazione di riordino attesa da tempo”
Muravera, 10 gennaio 2024 – Il Consiglio comunale di Muravera ha adottato il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche. “Si tratta di una complessa operazione di riordino attesa da tempo – ha spiegato il sindaco, Salvatore Piu – e riguarda terre che sono di proprietà dei cittadini muraveresi, per un totale di circa 1300 ettari”.Un lavoro imponente, per il quale il Comune ha ricevuto un contributo regionale di diecimila euro , alla base del quale, come ha sottolineato l’assessore comunale all’Urbanistica, Federico Lai, “c’è il Decreto del commissario per gli usi civici del 1942 e successivamente l’inventario generale delle terre civiche dei comuni della Sardegna, per il quale è stato emesso il provvedimento formale di accertamento nel 2012 che ha chiarito quale terra è uso civico e quale non lo è”. Lai ha chiarito che “l’obiettivo del piano è di pianificare questi ambiti con finalità di sviluppo economico e sociale della comunità”.
Il piano
Il Piano prevede la la distinzione delle terre a uso civico in quattro categorie: usi tradizionali; allevamento, silvicoltura, agricoltura; valorizzazione ambientale-culturale; aree compromesse
“Gli usi tradizionali sono principalmente il pascolo, il legnatico, ghiandatico, caccia, semina e sono consentiti su tutte le perimetrazioni – ha precisato l’assessore comunale all’Urbanistica – Le aree compromesse sono quelle dove la destinazione agro-silvo-pastorale è appunto compromessa, nel nostro territorio sono stati inserite le aree dell’ecocentro e del depuratore di Costa Rei”.
Per quanto riguarda l’allevamento, l’assessore Lai ha precisato che quella dedicata a quest’attività “è la zona più interna rispetto alla costa”, mentre quella per la valorizzazione ambientale e culturale è quella in prossimità della costa e “può prevedere anche degli aspetti di fruizione turistica, quali, ad esempio, parcheggi stagionali o attività sportive. “Gli usi tradizionali, naturalmente, sono sempre consentiti – ha aggiunto Lai – Gli usi non tradizionali sempre consentiti sono quelli per opere di interesse pubblico (strade, cavidotti, acquedotti)”.
L’adozione del Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche da parte del Consiglio comunale è solo il primo passo dell’iter burocratico che porterà alla sua definitiva approvazione: “Il passaggio successivo sarà la trasmissione all’Assessorato regionale all’Agricoltura che potrà richiedere eventuali integrazioni – ha spiegato il primo cittadino di Muravera, Salvatore Piu – L’approvazione avverrà con decreto del residente della Giunta regionale, cui seguirà la pubblicazione e ci saranno 30 giorni a disposizione per eventuali osservazioni. Il passo successivo saranno i bandi per l’assegnazione dei terreni e i progetti specifici che interesseranno queste aree che seguiranno iter dedicati”.