Italia (-50%) ultima in Europa
Un 2023 da dimenticare per l’Italia in materia di attrazione di “capitali di ventura”: questo quanto emerge dal report EY Venture Capital Barometer 2023, che certifica che l’Italia, con 18 euro pro-capite di investimenti, è fanalino di coda europeo (1.048 milioni di euro investiti; nel 2022 erano stati 2.080 milioni di euro).La classifica per regioni: crollo della Puglia (-80%). Lombardia svetta ma perde il 50%; precipitano anche Piemonte (-82%) e Veneto (-72%)
Guardando nel dettaglio alle ripartizioni degli investimenti per regioni, la Lombardia si conferma in cima alla classifica sia per numero di operazioni (111) che per capitali raccolti (651 milioni), sebbene si registri una contrazione del -50% rispetto al dato dell’anno precedente (1.294 milioni nel 2022).
Segue il Piemonte (29 operazioni), con 77 milioni di investimenti, in calo del -82% rispetto al 2022 (427 milioni). Crollano il Veneto, decimo in classifica (10 operazioni) con 15 milioni di investimenti (53 milioni nel 2022) e la Puglia – quindicesima – che con 2 milioni di investimenti (10 milioni nel 2022) ha una contrazione del -80%.
Campania a -49%; Molise, Calabria e Basilicata non pervenute.
Boom della Sardegna: è +700%. Voltolina: “Si investa su una Sardegna-Valley”
“La curva discendente che emerge nel report non deve essere ancora una volta sottovalutata – ha evidenziato il mid-cap investor Giovanna Voltolina – considerando che il calo ha riguardato anche il numero di operazioni effettuate: solo 263 in Italia l’anno scorso, di cui 111 solo in Lombardia; un -19,6% in confronto al 2022”.
In controtendenza invece la performance della Sardegna, che nel 2023 raccoglie 7 milioni di investimenti, + 700%: “Quella della Sardegna, e della sua significativa crescita per capitali raccolti nel 2023, è davvero una nota positiva che deve far riflettere chi ancora vede solo in Milano l’epicentro del venture capital italiano – osserva Giovanna Voltolina – Il numero di operazioni è ancora ridotto, certo, ma il valore di raccolta per ciascuna operazione è lusinghiero.
Sono fermamente convinta che il territorio italiano, non solo con le sue start up, ma soprattutto con le tantissime Pmi dall’enorme potenziale, sia una miniera di valore da troppo tempo inespressa. Territori come la Sardegna potrebbero scalare le classifiche internazionali del venture capital e portare ricchezza e benessere non solo ai singoli imprenditori ma a tutta la comunità sociale.
Investire in una Sardegna-Valley – spiega l’esperta – appositamente infrastrutturata a livello tecnologico, de-burocratizzata e pronta ad accogliere capitali, competenze, giovani talenti dall’estero e dal ‘continente’, è una scommessa che potrebbe innescare effetti benefici all’Italia tutta.
Peraltro l’Isola è già nota in tutto il mondo per la sua bellezza e per la qualità della vita: ci sono le basi per una california-dreaming“.
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