Anna Laura Pisu è candidata Consigliere Regionale per le elezioni regionali del 25 febbraio 2024 in Sardegna, con la lista Alleanza Sardegna – Partito Liberale Italiano, a sostegno della coalizione di centrodestra per Paolo Truzzu.
Quali sono i temi principali del suo programma?
Ho voluto porre l’attenzione a tre tematiche in particolare: trasporti e mobilità, istruzione e innovazione e transizione digitale.
Cosa prevede nel programma per i trasporti e la mobilità? Quali soluzioni propone?
Prima di tutto l’isolamento geografico non deve essere un limite!
Sono dell’idea che i costi aggiuntivi legati all’isolamento geografico si possano arginare attraverso contributi finanziari per i residenti sardi. Penso che si debba rivedere il modello attuale di continuità territoriale, con l’introduzione di misure volte alla riduzione dei costi dei biglietti aerei e soprattutto con l’apertura di nuove rotte stabili. Per fare ciò, è importante investire sul miglioramento delle infrastrutture e realizzare un’interconnessione tra rete ferroviaria, porti, aeroporti, che consenta lo sviluppo anche delle zone interne dell’isola.
Molti giovani sardi abbandonano la scuola o abbandonano l’isola una volta laureati. Come crede si possa affrontare questo problema?
Sempre più giovani laureati abbandonano l’isola. Per ridurre questo fenomeno e ridurre l’emigrazione giovanile, bisogna concentrarsi sull’aggiornamento delle strutture educative, sull’implementazione di programmi di formazione professionale e sull’offerta di incentivi agli studenti meritevoli.
A sostegno di una imprenditorialità locale, bisogna valorizzare le eccellenze sarde, creare reti di supporto per aiutare i giovani professionisti attraverso programmi di mentorship, servizi di consulenza per lo sviluppo della carriera e avviare una comunicazione diretta tra Università e imprese che stabiliscono la loro sede nella regione Sardegna.
Nel suo programma, infine, affronta il tema dell’innovazione e della transizione digitale. Quali sono le sue proposte?
È necessario far crescere la cultura digitale in Sardegna.
L’idea è quella di un grande hub dove confluiscano tanti giovani, attratti dal clima e dalla qualità della vita che offre la regione dove ci sia la possibilità di sviluppare progetti innovativi in un contesto internazionale. Per fare questo, ritengo essenziale avviare una collaborazione con l’Università che possa orientare gli studenti a mettersi in gioco e a partecipare in progetti innovativi. Si possono creare nuovi posti di lavoro esplorando il mondo dell’innovazione, anche attraverso l’abbattimento delle tasse per le imprese digitali che decidono di costituirsi in Sardegna.
Elena Elisa Campanella
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