Viaggio tra i capolavori della storia del teatro, dalla tragedia greca agli autori elisabettiani, dal Romanticismo alle innovazioni del Novecento, fino alla drammaturgia contemporanea con gli “Appunti Teatrali” a cura di Nicola Fano: un ciclo di incontri dedicati alle diverse epoche come ai differenti registri e stili, per approfondire lo studio e la conoscenza delle opere dei grandi autori del passato e del presente, con uno sguardo al futuro. Cinque appuntamenti promossi dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, in programma al Teatro Massimo di Cagliari dal 12 al 16 febbraio, in cui prendendo spunto dal cartellone de La Grande Prosa si procede con un’analisi puntuale dei testi e dei contesti storico-artistici, delle poetiche e delle tematiche affrontate in chiave spesso metaforica e allegorica attraverso commedie e drammi.
Nicola Fano – giornalista, storico del teatro e autore teatrale – parlerà di “Edipo e la Tragedia Greca” (lunedì 12 febbraio dalle 16 alle 18) e di “Shylock e il Teatro Elisabettiano” (martedì 13 febbraio dalle 16 alle 18), de “Il Teatro Romantico da Schiller a Cyrano” (mercoledì 14 febbraio dalle 16 alle 18), poi de “Il Novecento, da Cechov a Beckett” (giovedì 15 febbraio dalle 15 alle 17) e infine della “Drammaturgia di oggi, Jon Fosse premio Nobel 2023” (venerdì 16 febbraio dalle 16 alle 18), in una rigorosa sequenza cronologica, in cui non mancherà di sottolineare oltre a differenze e analogie, citazioni e rimandi, oltre al rapporto fra teatro e società. Una full immersion nella grande tradizione teatrale – dalle origini al terzo millennio – attraverso i capolavori di artisti che hanno saputo rappresentare le vicende umane e le passioni ispirandosi a storie e personaggi veri o inventati: una serie di “lezioni di teatro”, interessanti e rigorose, ma nel tono informale e discorsivo di una conversazione o meglio di una affabulazione, per offrire a spettatori attenti e curiosi l’opportunità di riscoprire (e rileggere) alcune opere fondamentali di Sofocle, William Shakespeare, Friedrich Schiller e Edmond Rostand, Anton Cechov e Samuel Beckett e del norvegese Jon Fosse.
Nicola Fano con i suoi “Appunti Teatrali” dà inizio a un nuovo progetto del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni, per la diffusione e la promozione della cultura teatrale attraverso la formazione del pubblico: un’iniziativa mirata ma anche “trasversale”, rivolta agli spettatori più avvertiti come alle giovani generazioni che oggi si avvicinano alle arti della scena, a tutti coloro insomma che desiderino spingersi oltre la semplice fruizione, per una visione più consapevole.
Una scelta di titoli emblematici nel cartellone de La Grande Prosa, da “Edipo Re / Una favola nera” del Teatro dell’Elfo, per un’inedita versione della tragedia di Sofocle a “Il mercante di Venezia” di William Shakespeare con uno straordinario Franco Branciaroli nel ruolo di Shylock, da “Maria Stuarda” di Friedrich Schiller per la regia di David Livermore, con due protagoniste del calibro di Elisabetta Pozzi e Laura Marinoni, a “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand nell’interpretazione di Arturo Cirillo e “Aspettando Godot” di Samuel Beckett nell’immaginifica mise en scène di Theodoros Terzopoulos, per una originale eppure “filologica” rilettura di un classico del Novecento. Focus sul teatro contemporaneo, a partire dallo scrittore, poeta e drammaturgo Jon Fosse, vincitore del Premio Nobel 2023, portato in scena in Italia, tra gli altri, da Valter Malosti (Premio Ubu per “Inverno”): nella programmazione del CeDAC spicca “Il Terzo Occhio”, la rassegna multidisciplinare delle nuove creatività, che spazia da “Ottantanove” di e con Elvira Frosini e Daniele Timpano (Premio Ubu 2022) a “Questa Splendida Non Belligeranza” di Marco Ceccotti (spettacolo vincitore di In-Box 2022) e “Quasi Una Serata”, da tre atti unici di Ethan Cohen (finalista In-Box 2023), a “Family / A Modern Musical Comedy” di Gipo Gurrado, accanto alla rassegna ‘trasversa’ “Pezzi Unici”, con spettacoli come “Behind The Light” di e con Cristiana Morganti, per vent’anni danzatrice solista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch e “Perfetta”di Mattia Torre, un intenso monologo al femminile interpretato da Geppi Cucciari.
Nicola Fano
Nicola Fano – giornalista, storico del teatro e autore teatrale – gi docente di Letteratura e Filosofia del Teatro e Etica della comunicazione all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, insegna Storia dell’Architettura Teatrale all’Accademia di Belle Arti di Perugia, Elementi di Storia del Teatro presso i Master dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma e Storia del Teatro presso Officina Pasolini, hub culturale della Regione Lazio. Autore di saggi e testi teatrali, ha curato l’allestimento di mostre “a tema” e ideato, scritto o condotto programmi come “Zero Ram – I protagonisti del teatro del Novecento” e “Vieni avanti cretino / La storia e i trucchi delle comicità” con Serena Dandini.
Ha lavorato per vent’anni a l’Unità (fino al 1999), come critico teatrale e inviato di spettacoli e cultura, poi a capo delle iniziative editoriali, poi allo sport e infine come responsabile culturale. Ha fondato “Diario della settimana” con Enrico Deaglio e Renzo Foa e ne è stato vicedirettore per due anni e ha lavorato per due anni alle radio del Gruppo Espresso. Dopo l’esperienza di “Liberal” (2008-2013) ne 2013 ha fondato il webmagazine Succedeoggi.
Fine conoscitore del mondo del varietà e dell’avanspettacolo, ha pubblicato “Il teatro Jovinelli” (1985), “Vieni avanti, cretino!”(1993) e “De Rege Varietà” (1998), “Tessere o non tessere / I comici e la censura fascista” (1999), “Ridendo e scherzando è passato un secolo: i primi cent’anni del Teatro Jovinelli” (2001), “Le maschere italiane” (2001) e “La satira prima della satira”(2007); ha scritto saggi su “Gli italiani di Shakespeare. Da Iago a Berlusconi” (2008), “Ionesco Eugene” (2009), “Garibaldi, l’illusione italiana” (2010), “Ferribbotte e Mefistofele” (2011) “La tragedia di Arlecchino, Picasso e la maschera del Novecento” (2012). E ancora: “Andare per teatri” (2016), “Che cos’è il teatro” (Succedeoggi, 2018/2021), “Vite di ricambio / Manuale di autodifesa di uno spettatore” e “Il peso di Anchise / Il teatro dalla parte dei figli” (2020) e infine “La candela di Caravaggio” (2022).
Autore di testi teatrali, ha curato trasposizioni e adattamenti di opere letterarie e drammi, collaborando con artisti di spicco della scena italiana, da Antonio Calenda, Armando Pugliese e Memè Perlini a Giorgio Albertazzi, Franco Branciaroli, Sebastiano Lo Monaco, Giuseppe Pambieri, Angela Pagano, Renato Carpentieri, Giancarlo Nanni e Manuela Kustermann, Tosca e Massimo Venturiello, Sergio Fantoni e Gioele Dix.