Bonus mamme nel caos: i fondi ci sono, ma l’INPS se ne dimentica
Il mondo del lavoro aveva accolto positivamente la notizia del bonus mamme che, a partire da gennaio del 2024, avrebbe concesso la decontribuzione totale alle madri lavoratrici con almeno due figli. Per rendere operativo lo sgravio contributivo voluto dal governo Meloni con la legge di bilancio serviva, tuttavia, una circolare dell’Inps, che però non è arrivata.La notizia ha generato sconcerto sui media e tra gli addetti ai lavori.
Anche AppLavoro.it, la piattaforma digitale per l’offerta e la ricerca di lavoro in Italia, sta monitorando la situazione.
La decontribuzione per le mamme lavoratrici a tempo indeterminato, che era stata annunciata da Giorgia Meloni come la «più significativa», avrebbe dovuto riguardare tutte le lavoratrici con figli, ma già nel corso dell’iter d’approvazione, i termini per l’accesso al contributo sono stati modificati, riservando lo sgravio soltanto alle lavoratrici con almeno due figli: 700 mila persone nel settore privato a partire da gennaio. Ma non è avvenuto nemmeno ciò e, dunque, come sottolinea Andrea Malaguti dalla redazione de La Stampa: «al danno si sarebbe aggiunta anche la beffa».
Il governo Meloni aveva stanziato 450 milioni di euro. l’Inps non pubblicando la circolare esplicativa per calcolare il dovuto a partire dal 2 gennaio, ha impedito alle assegnatarie di riceverlo in busta paga alla fine di questo mese. L’Istituto di Previdenza assicura che il contributo di gennaio non andrà perso ma, intanto, non c’è. E non è finita qui.
Il bonus – come dicevamo – è un’agevolazione volta a favorire le donne che lavorano e hanno almeno due figli. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto le nuove regole, stabilendo un esonero totale dal versamento dei contributi sociali, fino a 3000 euro lordi all’anno. Nel frattempo, è avvenuto un altro ripensamento: nel triennio tra il 2024 e il 2026 le destinatarie saranno solo le mamme che, di figli, ne abbiano minimo tre, di cui almeno uno minorenne, mentre per il solo 2024 potranno usufruire del bonus anche le madri con due figli, di cui almeno uno di età inferiore a 10 anni. La misura è applicabile a tutte le lavoratrici con contratti a tempo indeterminato, indipendentemente dal livello della retribuzione, con l’esclusione del lavoro domestico.
L’impressione generale, insomma, è che la manovra stenti a partire e a mantenere le promesse fatte. L’INPS, dal canto suo, ha giustificato la mancata emissione della circolare comunicando, all’agenzia LaPresse, che «ci sono ancora verifiche in corso sulla base della normativa sulla privacy per quanto riguarda l’opportunità di valutare un rapporto più diretto con le aziende, accedendo ai codici fiscali dei dipendenti».
Ciò fa slittare in avanti i tempi per l’assegnazione dei 140 euro mensili promessi.
AppLavoro.it si occuperà di verificare la situazione col passare delle settimane, per fornire una corretta informazione ai numerosi utenti della piattaforma che richiedono delucidazioni.