“C’era Una Volta Un Luogo”… L’arte Di Raccontare Le Destinazioni Nella Tre Giorni A Sorgono
“C’era Una Volta Un Luogo”… L’arte Di Raccontare Le Destinazioni Nella Tre Giorni A Sorgono, Sorgono, 24/02/2020 – Una platea di professionisti della comunicazione e imprenditori – un centinaio circa – si sono riuniti a Sorgono per esplorare il potere delle narrazioni nei giorni di “Once Upon A Place” (C’era una volta un luogo), in corso a Sorgono fino a sabato 24 febbraio. Domani, 25 febbraio, tour experience nel Mandrolisai assieme alle guide del territorio.
Sul Palco del teatro cinema Salvatore Murgia di Sorgono si sono confrontati quarantatre relatori da tutta Italia sul tema della comunicazione e del marketing delle destinazioni,
soprattutto quelle minori, nei panel moderati dai giornalisti Alessandro Spedicati, Giulia Sanna, Nicola Murgia e dal coordinatore dell’evento Maurizio Orgiana. Per il documentarista RAI Marcello Fadda, il territorio non si può raccontare “senza prima immergersi all’interno della comunità ed entrare in relazione con le persone del luogo”. Esercitazione dal vivo e a sorpresa nel workshop dello sceneggiatore Federico Favot “Mille
Parole” che ha esplorato il potere comunicativo delle immagini. Favot ha chiesto alla platea di uscire dalla sala e andare per le strade del paese, trovare spunti da immortalare, per poi condividere e commentare collettivamente le immagini e trovare incipit narrativi accattivanti. Fondamentale – secondo Riccardo Scandellari, tra i principali esperti di branding in Italia – “il fattore differenziante” nella narrazione: “è più importante essere diversi che essere i migliori a raccontare” – dice il professionista. Per Paola Rizzitelli di Uptourism il tema del “benessere e della felicità delle persone del luogo” è uno di questi elementi distintivi. Per cui, chi racconta una destinazione dovrebbe essere in grado di “tradurre uno stile di vita e di farlo vivere agli altri”.
Sabato 24 si è tenuto un focus sul marketing territoriale – ovvero su come rendere una destinazione un brand riconoscibile, unitario e distintivo partendo dai processi di partecipazione all’interno delle comunità -, con un confronto tra alcuni casi di successo in Italia e i progetti in corso nell’isola. Per Bruno Bertero, Direttore Generale Ente Turismo Langhe Monferrato Roero “basta dire che facciamo rete, perché non significa nulla. Partiamo dal contrario: rovesciamo la piramide, partendo dall’ascolto del territorio e nell’individuare le possibilità di connessione, da lì procediamo”. “Ma il racconto può verificarsi anche durante la sua costruzione – spiega Emma Taveri, esperta di Destination marketing che ha costruito campagne come “Recharge in Nature” e “Cerchiamo il peggior turista del mondo” nelle Dolomiti – purché si abbia una visione che porti coraggio, ma soprattutto concretezza”. Nel caso di Destinazione Ogliastra, l’investimento in marketing territoriale è stato fatto soprattutto pensando alle future generazioni, quindi ai giovani, “senza di loro, non c’è sviluppo”, aggiunge Loretta Canu, temporary manager del progetto di promozione e gestione del turismo nel territorio ogliastrino.
Tra i canali di comunicazione, Nicola e Gianluca Vitiello di Radio Deejay hanno esplorato il potere della musica nella narrazione dei luoghi, Emanuele Vietina direttore di Lucca Comics & Games e l’esperto di gamification dei territori Fabio Viola, hanno raccontato come la creatività e i giochi possano coinvolgere ed attrarre i viaggiatori nei luoghi che diventano “immaginari”. Spazio alla newsletter, il più vecchio canale pubblicitario digitale della storia (nato negli anni ’60), un “mezzo lento che oggi si può fruire quando si vuole, diversamente dai feed dei social”, secondo Alessia Carlozzo. Per Jessica Cani, content strategist, creare una newsletter “è stata una necessità, ma anche una responsabilità su un tema importante e personale, quello della nutrizione”.
L’evento, alla sua seconda edizione, è stato organizzato da “Cadossene”, polo e laboratorio di progettazione delle destinazioni turistiche, con il patrocinio del Comune di Sorgono e con l’obiettivo di esplorare il potere delle storie e tutte le potenzialità dei canali di comunicazione. “Siamo contenti di questa edizione di Once Upon a Place, sia per la qualità dei relatori che per la partecipazione e l’adesione di professionisti non solo dell’isola, ma anche da oltre il Tirreno, che non era assolutamente scontato – aggiunge Maurizio Orgiana – La soddisfazione più grande è stata anche quella di vedere la partecipazione di tanti giovani e piccoli imprenditori e artigiani locali che da questo evento ci dicono di aver trovato stimoli, ispirazione e strumenti per raccontare meglio il loro lavoro e il territorio in cui operano, le loro arti e i loro saperi, gli asset più preziosi di una destinazione”.