Si iniziano a vedere i risultati dopo le denunce dell’IdD relative al cimitero di Prima Porta con la pulizia di alcune delle parti segnalate, ma manca sempre il famoso soldo per fare una lira e le parti più nascoste del Camposanto sono ancora lasciate all’incuria
Cimitero Flaminio a Roma, segnalazioni dell’Italia dei Diritti prese in considerazione anche se…
Roma 21 febbraio 2024: Se da una parte c’è soddisfazione all’interno del movimento presieduto dal giornalista romano Antonello De Pierro riguardo il cimitero Flaminio di Prima Porta, dall’altra viene evidenziato come ancora l’IdD non ritiene completamente esaustivo il lavoro svolto dagli operatori preposti alla pulizia delle aree pubbliche del cimitero come ci dice il Segretario Provinciale romano e responsabile nazionale per la Politica Interna Carlo Spinelli:” Abbiamo notato con piacere che, anche a seguito dell’intervento del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma che basandosi sulla nostra segnalazione ha sollecitato l’Ama a porre in essere gli interventi opportuni per risolvere le problematiche che abbiamo sollevato, qualche cosa si è smosso e alcune delle aree da noi segnalate sono state pulite.
Purtroppo però ci sono ancora dei punti, quelli più nascosti o meno frequentati, che ancora presentano sporcizia e degrado con pezzi di lapidi abbandonati in terra, croci divelte e rifiuti vari. Questo – continua Spinelli – potrebbe farci pensare che ci sono defunti considerati di seria A e defunti di una categoria inferiore, bisognerebbe che qualcuno legga la bellissima poesia del principe Antonio De Curtis in arte Totò che si intitola ‘A Livella per rendersi conto che non ci sono e non dovrebbero esserci differenze di trattamento e quindi di manutenzione nei vari settori del cimitero.
Spero che questo passaggio risulti finalmente chiaro all’Ama e che si prodighi facendo in modo che i propri operai controllino tutta l’area cimiteriale e intervengano con solerzia per mantenere in maniera degna il cimitero. In caso contrario – conclude Spinelli – come movimento ci vedremo costretti a intervenire ancora una volta presso le sedi di competenza”.