Coldiretti nu-og
Coldiretti nu-og: dalla pac alle calamita’ naturali, pratiche sleali, burocrazia e fauna selvatica. Proseguono gli incontri territoriali, al centro i focus su agricoltura e allevamento.
Proseguono gli incontri tecnici e sindacali che Coldiretti Nuoro-Ogliastra sta portando sul territorio in particolare, in questa prima fase, nelle zone di Nuoro, Fonni, Sorgono e Macomer, Sarcidano Barbagia di Seulo a Orroli, la Baronia a Siniscola e la base sociale ogliastrina verso Barisardo. Un ciclo di incontri organizzato in tutta la Sardegna da Coldiretti, attraverso le sue federazioni territoriali e, nel Nuorese nel corso degli appuntamenti è stata data voce a oltre 1000 associati. Le Assemblee proseguiranno ancora in tutta la provincia, nelle prossime settimane, con incontri zonali.TEMI. È stata l’occasione per ascoltare il territorio e confrontarsi sulle problematiche del settore ma anche per raccontare ed evidenziare gli obiettivi raggiunti dall’associazione come il divieto nazionale alla produzione di carne sintetica, un modello che ora viene replicato in tutta Europa. Si è discusso di Politica Agricola Comunitaria e dei possibili miglioramenti, delle filiere agroalimentari con opportuni accordi di filiera, della burocrazia che strozza le aziende, delle pratiche sleali, fauna selvatica, assicurazioni agevolate, cambiamenti climatici, con particolare attenzione ai fenomeni siccitosi discussi con la dirigenza del Consorzio di Bonifica, polizze assicurative agevolate.
COLDIRETTI.
All’introduzione delle assemblee curate dal presidente Coldiretti Nuoro-Ogiastra, Leonardo Salis è seguita un’analisi del direttore Alessandro Serra che ha dato centralità alle tematiche sopra menzionate e al miglioramento dei percorsi comunicativi. Importanti interventi da parte del pubblico presente che ha chiesto, in particolare, l’abbattimento della burocrazia, una migliore gestione degli eventi emergenziali e delle calamità naturali, la modernizzazione delle reti irrigue, attenzione sulla gestione delle anomalie informatiche che rallentano il pagamento dei premi comunitari.