Continua a Cagliari la distribuzione dei libretti con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Nella serata di lunedì 12 volontari di Uniti per i Diritti Umani hanno distribuito i libretti nelle strade del centro del capoluogo.
Continua a Cagliari la distribuzione dei libretti con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Nel preambolo di presentazione della Dichiarazione Universale delle Nazioni Unite, sicuramente l’atto più importante emanato dall’Assemblea Generale richiese a tutti gli Stati membri di pubblicizzare il testo della Dichiarazione indicando espressamente di “far in modo che sia diffuso, mostrato, letto ed esposto principalmente nelle scuole ed altre Istituzioni educative, senza distinzioni basate sullo status politico delle nazioni e dei territori.”
Rispondendo a questo invito, i volontari di Uniti per i Diritti Umani e della Chiesa di Scientology, nella serata di lunedì 12 febbraio, hanno distribuito un centinaio di libretti contenenti i trenta articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Sono trascorsi 76 anni da quel 10 dicembre 1948, data della promulgazione di quello storico documento, ma ancora in nessuna delle nostre scuole o Istituzioni è capitato di notare che i trenta articoli della Dichiarazione siano esposti in pubblico, né che gli stessi siano stati materia di studio approfondito.
La verità è che quella saggia indicazione viene ovunque regolarmente disattesa.
Il filosofo e umanitario L. Ron Hubbard scriveva: “I Diritti Umani devono essere resi una realtà e non un sogno idealistico”? Ma come è possibile che qualcosa diventi una realtà se non la si conosce e non si lavora per attuarla?
Il lavoro costante dei volontari di Uniti per i Diritti Umani e di Scientology, mira a promuovere quei Diritti inalienabili invitando a darsi da fare perché si realizzino ovunque.
C’è ancora tanto lavoro da fare e ognuno di noi può fare qualcosa per colmare questo divario sociale e culturale, nell’attesa che le Istituzioni, quelle preposte a questo compito, si adoperino attivamente.
Intanto, l’impegno dei volontari proseguirà nei piccoli e grandi centri in tutte le provincie della Sardegna.