Giovanna Mulas su Lanusei e corruzioni
*Salis per Giornalisti sotto Scorta – Osservatorio sulle mafie / Il silenzio è mafia
“Se vuoi scrivere la verità devi scavarla. Soprattutto dove appare ricoperta dalla carta da parati di lusso…E’ proprio quell’anfratto che deve attirare la tua attenzione: è lì che troverai più marcio, sotto. E allora scava: se necessario rompi le unghie, scavando, per sapere e far sapere. E se non riuscirai a finire lo scavo lo avrai iniziato per qualcun altro che verrà dopo: le idee non si uccidono.” (Giovanna Mulas)
La Mulas (NU, 1969) nel 2015 pubblica una serie di articoli denuncia su casi di prostituzione minorile/pedofilia presenti in Lanusei (entroterra Sardegna, provincia NUORO, zona conosciuta come ‘Ogliastra’), quindi su servizi sociali locali evidentemente inadempienti; micro macro corruzioni ancorate al territorio e alla luce del sole. Mulas scoperchia un Vaso di Pandora.
A seguito della pubblicazione per la scrittrice cominciano le minacce anonime, cyberbulling e tentativi di discredito anche via social tramite, non a caso, i piccoli forum locali Sei di Lanusei Se e Proponiamo il nuovo sindaco di Lanusei, croci intagliate nei vetri dell’auto, animali decapitati e macchie di sangue trovate davanti all’ingresso della casa di famiglia. Fino ad arrivare, nel 2020, alla violenza fisica.
Nomi, date, luoghi, eventi: oltre una quindicina di denunce querele sporte, referti certificati c/o l’ospedale Nostra Signora della Mercede in Lanusei, foto e articoli, interviste e pratiche avviate con avvocati di piena fiducia, giornalisti professionisti e scrittori amici, associazioni in difesa dei diritti umani nel mondo e contro il femminicidio: tutto a certificare la negazione locale della realtà, l’omertà imposta da paura e intrecci di interesse di piccoli clan, nichilismo che, in questi anni, ha tentato di coprire il fango. La Mulas si riferisce alla zona del Poligono interforze Salto di Quirra (leggi Uranio impoverito), dove intere famiglie continuano a morire decimate dalla leucemia eppure ancora abbarbicate al loro assassino.
Parla di infiltrazioni di ‘Ndrangheta e Sacra Corona Unita in una popolazione piegata da eventi e povertà, ignoranza strutturale. Parla di un modesto tribunale locale a rischio chiusura ma fulcro di micro potere territoriale, dove l’avvicendamento dei procuratori si conta veloce. Tribunale salito agli onori della cronaca per insabbiamenti pratiche e accessi abusivi alla banca dati della procura.
Una precisa scelta dell’autrice la ristampa globale dell’opera in collaborazione esclusiva con Amazon.
In questo libro la testimonianza della scrittrice alla storia.
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*SARDEGNA DI MAFIE: Lanusei
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