Lai (PD), Ghirra (Progressisti) – Ferrovie
Lai (PD), Ghirra (Progressisti) – Ferrovie, in Sardegna accordo bluff della Regione. Definiti dall’accordo Solinas-Salvini gli obiettivi di (sotto)sviluppo sino al 2030, svenduta la Sardegna. Non servono rattoppi ma un nuovo progetto come stabilito dalla Camera dei Deputati.
“Un accordo per lo sviluppo e l’integrazione delle reti di mobilità per definire un piano di possibili interventi volti a migliorare in modo significativo la mobilità ferroviaria e stradale della Sardegna delineando un documento di sintesi degli interventi con scenari per il 2026, il 2030 e oltre il 2030. Questo l’obiettivo del gruppo di lavoro tra Regione, RFI e ANAS istituito a dicembre del 2022, i giganti della mobilità pubblica italiana guidati dal ministro Salvini che trattano da colonia sottosviluppata la Sardegna, la montagna che partorisce il topolino, se non fosse umiliante.” Così sintetizzano la risposta del ministero guidato da Matteo Salvini a due interrogazioni a firma Silvio Lai e Antony Barbagallo (PD) e Francesca Ghirra (Progressisti) i due parlamentari sardi. Francesca Ghirra chiedeva conto dei disagi dell’interruzione della linea ferroviaria tra Cagliari e Sassari per tutto l’inverno e la primavera con il servizio bus sostitutivo che porta a oltre 4 ore la percorrenza e Silvio Lai, con il capogruppo Barbagallo in commissione trasporti, chiedeva invece conto della presenza o meno di una progettazione complessiva della rete ferroviaria per arrivare ad una percorrenza a 180 km/h della tratta Cagliari-Sassari-Olbia con doppio binario.La risposta del Ministero è stata molto articolata e riporta l’esito del gruppo di lavoro istitutivo nel 2022 e gli impegni che ne sono scaturiti per la rete ferroviaria per i prossimi 10 anni, con tappe intermedie il 2026 (fine del PNRR) e il 2030, che in sintesi porta solo alla elettrificazione della ferrovia tra Cagliari-Oristano per 95km con solo 50km di doppio binario, la variante di Bauladu aggiudicata il 23 gennaio, la progettazione delle varianti di Campo Mela e Bonorva. Per la Sassari Olbia si parla di elettrificazione della linea tra Cala Moresca e la nuova stazione di Olbia per 29km nel 2026 e per il 2030 la realizzazione del nodo intermodale Olbia-Golfo Aranci e l’elettrificazione dell’intera linea mantenendo un solo binario. Per gli interventi di sicurezza che hanno interrotto la Cagliari – Sassari si otterrà la possibilità che linea possa prevedere un salto di velocità dagli attuali 110km sino a 180km di velocità per un complessivo finanziamento degli interventi di circa 400 milioni di euro.
“In 8 anni si potranno risparmiare “ben” 40 minuti sulla Cagliari Olbia che così scenderebbe a “sole” 4 ore di percorrenza per complessivi 330km e di 30 minuti sulla Cagliari-Sassari (ora 3h), dalle ferrovie reali dell’800 passeremo a quelle repubblicane degli anni 50 del secolo scorso” hanno ironizzato i due parlamentari sardi.
“La sintesi è chiara” ha replicato Silvio Lai dopo le dichiarazioni del Governo “non esiste un progetto complessivo delle ferrovie in Sardegna per portarle nel 21° secolo con una velocità di percorrenza di 180km/h perchè il tracciato preesistente, anche con le varianti, non consente di raggiungere quella velocità se si devono percorrere in 2,5 ore i 220km della Cagliari – Sassari.”
“Le risorse del PNRR del progetto di sicurezza che ha interrotto la linea sino a maggio sono risorse sprecate, servono solo per dimostrare che RFI riesce a spendere le risorse entro il 2026 ma non servono all’efficienza della linea che invece dovrebbe avere ben altra modifica: i sacrifici imposti ai sardi non hanno alcuna utilità e la risposta del ministero dimostra che la programmazione è sbagliata.” ha replicato Francesca Ghirra.
Dalla risposta del ministero emerge che con i tavoli sinora avviati per il collegamento di Nuoro siamo ad alcune ipotesi di fattibilità per un nuovo collegamento ferroviario diretto tramite Abbasanta, con l’abbandono che pare definitivo della connessione di Macomer.
“Quello tra Regione e Ministero è un accordo bluff, un accordo preelettorale tra Salvini e Solinas che tratta la Sardegna come una colonia: un accordo di sviluppo che è di sottosviluppo. Non crediamo sia possibile accettare che il risultato ottenibile da RFI in 8 anni, nei quali si potrebbe fare da zero un nuovo tracciato della dorsale ferroviaria in Sardegna sia quello di un treno lumaca da 100km/h che manterrebbe i sardi in ritardo di un secolo. Non servono rattoppi della linea ma un nuovo progetto. La Camera dei Deputati ha approvato un ordine del giorno unanime sulla esigenza che RFI utilizzi il fondo destinato alle nuove tratte previsto nel contratto di servizio per fare una nuova progettazione in cui l’obiettivo sia il collegamento a 180km/h e questo deve essere fatto e chiediamo che sia la presidenza della commissione trasporti a farlo nella sua interezza minoranza e maggioranza” hanno concluso i due parlamentari nella replica.