“Nata di giovedi” a teatrosophia
“Nata di giovedi” a teatrosophia. Dopo il clamoroso successo del prime due repliche di inizio febbraio torna a grande richiesta dall’1 al 3 marzo al Teatro Lo Spazio, Donne senza censura, uno spettacolo nato nel 2013, in netto anticipo rispetto al fenomeno “Me Too”, diffuso dal 2017, contro le molestie sessuali, pregiudizi di genere e abusi verbali che continuano a venire a galla nel mondo dello spettacolo.
Patrizia Schiavo, autrice e interprete tornerà a raccontare di vagine in calore, culi grossi, culi mosci e culattoni! Di donne sfatte e insoddisfatte, di viagra, di amanti ridicoli, improbabili e di storie piccanti con personaggi imbarazzanti!”Questa la dichiarazione d’intenti di un’artista delusa, la stessa Patrizia Schiavo, che sotto lo pseudonimo di Letizia Servo, si racconta in toni provocatori, grotteschi, radicali o malinconici, attraversando, anche con gli interventi di due alter ego, un’identità multipla: dialoga ora con il pubblico, ora con un’intervistatrice immaginaria, (una voce off che non a caso è la sua stessa voce), ora con le zone più oscure di sé. Stupida, scandalistica, idealista o arrabbiata, in conflitto tra essere e dover essere, racconta la sua vita nel teatro tra verità e menzogne.
Storia di un’artista eclettica, che si confronta con la propria immagine, il mestiere, il rapporto con l’altro sesso, con la libertà, il potere… e tra fantasmi reali e immaginari giganteggia l’ombra di Carmelo Bene.
Ironizzando sui torti o smitizzando gli abusi di potere, il racconto diventa ribellione linguistica anche attraverso due alter ego, che amplificano gli aspetti scabrosi e piccanti. Due donne in conflitto ma pronte a vendicarsi dei torti subiti, che mentre si preparano per quello che sembrerebbe l’incontro della loro vita, passano in rassegna, con ironia e un certo gusto per l’eccesso, i fallimenti amorosi precedenti. Ognuna fa da specchio e da contrappeso all’altra e al di fuori di ogni vittimismo o moralismo, si espongono senza censura.