Nonna e nipote ferite dai cani di casa. Oipa: «animali spesso vittime di condotte sbagliate o negligenze. Prevenire e no a psicosi»
Un altro caso di cronaca, quello di oggi, che riporta al tema della corretta detenzione di cani di determinate razze o simil-razze. In tutti questi casi, oltre le vittime umane, non vi è dubbio che anche gli animali sono vittime spesso di una condotta o di una negligenza non certo ascrivibile a loro. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) commenta il ferimento di una nonna e di una bambina di due anni, aggredite dai due cani di famiglia, di cui un pastore tedesco, ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma, non lontano da Manziana, dove domenica un giovane ha perso la vita dopo essere stato attaccato da tre rottweiler.
L’Oipa invita a evitare “psicosi” che potrebbero indurre proprietari di cani non particolarmente affezionati al loro quattrozampe a cederli a strutture dove passerebbero reclusi tutta la vita o, ancor peggio, ad abbandonarli.
Se il proprio cane aggredisce, un motivo c’è sempre e bisogna essere in grado di prevenire incidenti con una corretta gestione. A tale scopo è bene rivolgersi a educatori o a veterinari comportamentalisti per poter vivere al meglio con il proprio familiare non umano. Oipa consiglia infine di valutare attentamente, anche prima dell’adozione, le caratteristiche e necessità del cane per garantirsi una convivenza sicura e serena.
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