Cagliari, 20 febbraio 2024. Donne esibite come animali del circo per attirare l’attenzione degli elettori. Che fanno l’inchino con le camicie aperte per lasciare il santino di un candidato.
Il vocale di cui si parla sui giornali in queste ore è l’ennesimo, deplorevole, esempio di un modo di fare politica che pensavamo morto e sepolto e che invece periodicamente torna e sfrutta il corpo delle donne per far leva sul maschilismo patriarcale.
Votatemi perché ho tante donne con me, come se fossimo ancora ai tempi delle caverne.
Noi candidate delle liste della Coalizione sarda ci opponiamo a questo linguaggio e a questa visione misogina e strumentale del corpo della donna nella politica, ma soprattutto nella società.
Rendere oggetti i corpi delle donne rappresenta l’anticamera della violenza sulle donne.
Non possiamo più tollerare fatti simili.
Le candidate consigliere delle liste
Progetto Sardegna, Liberu, +Europa-Azione-Upc,
Rifondazione comunista-Sinistra europea, Vota Sardigna