Sanità, Coina
Sanità, Coina (Coordinamento Infermieristico Autonomo). Il grave caso dei buoni pasto negati agli infermieri per i turni notturni all’Asl Città di Torino.
ROMA 12 FEBB 2024 – Chiamatela pure la triste saga delle promesse mancate. Storie di ordinario disagio per i nostri professionisti della salute, a cui le aziende sanitarie, molto spesso, negano i diritti più basilari. Stiamo parlando di professionisti dell’assistenza, in questo caso infermieri, turnisti a cui vengono addirittura negati i buoni pasto.Il Coina, Coordinamento Infermieristico Autonomo, naturalmente intende portare fino in fondo la sua battaglia per rivendicare i legittimi diritti degli infermieri, palesemente negati.
Sarebbe il caso di dire: prima promesse e illusioni, poi la doccia fredda.
Veniamo ai fatti. Il 31 dicembre 2023, senza alcuna logica o comunicazione preventiva ai sindacati, l’ASL Città di Torino ha deciso di azzerare tutti i buoni pasto, colpendo sia i lavoratori del territorio che quelli dei presidi.
Questo atto, apparentemente privo di motivazione, ha suscitato legittima preoccupazione tra i lavoratori, che fino all’anno precedente avevano ottenuto la conquista del diritto al buono pasto per i turni notturni grazie all’impegno del Sindacato Coina.
Un risultato ottenuto con notevole impegno e dedizione.
Tuttavia, circa una settimana dopo questa drastica decisione, alcuni buoni pasto sono stati caricati in modo casuale, senza alcuna logica apparente, e, ciò che è più allarmante, i lavoratori notturni sono stati nuovamente colpiti.
Questa situazione è assolutamente inaccettabile, considerando gli sforzi profusi per ottenere il riconoscimento di questo diritto fondamentale.
Il 5 gennaio 2024, il Coina ha diffidato ufficialmente l’azienda per la mancata consegna dei buoni pasto, rinnovando la richiesta il 19 gennaio attraverso una sollecitazione via mail.
Ad oggi, nonostante questi solleciti, la situazione rimane immutata, con la promessa che i buoni pasto saranno caricati solo il 9 febbraio.
La Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) dell’azienda ha emesso una diffida ufficiale nei confronti dell’azienda, esprimendo l’unità e la determinazione nel difendere i diritti dei lavoratori.
«È inaccettabile che i lavoratori siano trattati con indifferenza e che i loro diritti siano calpestati in questo modo. Il Coina si schiera a difesa dei diritti dei lavoratori, continuando a lottare per garantire che situazioni simili non accadano in futuro», questo il commento sulla vicenda di Marco Ceccarelli, Segretario Nazionale Coina.