(Adnkronos) –
Luci accese, musica per le strade e ristoranti sempre pieni come se fosse un normale sabato sera. A Sanremo, durante il festival, si sa, non si dorme ed ecco che alle 3 di notte la città è ancora in pieno fermento. La vita però qui costa cara soprattutto quando si applica la 'tariffa notturna' ed una pasta aglio olio e peperoncino si paga anche 35 euro. E' il caso del 'Gilda', un ristorante al centro, vicino al mare dove per una cena post sanremese (parliamo quindi delle 2:30 circa) il menù che viene proposto è notevolmente ridotto con costi decisamente più alti e fuori mercato. Abbiamo scaricato il menù da internet e abbiamo fatto un rapido raffronto. Partiamo dall'antipasto. Se un vitello tonnato alle 20 costa 16 euro, con la tariffa notturna il prezzo arriva a 38 euro. Non va meglio con i primi e secondi, dove la pasta fresca al granchio passa da 25 a 47 euro, mentre un filetto alla griglia da 28 schizza a 45 euro. Ma qui al 'Gilda' si mangia anche la pizza e in piena notte l'offerta si riduce solo a due, le più costose, ovviamente: la tartufo e la patanegra per le quali bisogna sborsare, rispettivamente, 48 e 45 euro contro la tariffa tradizionale di 26 euro per entrambe. E il dolce? per un tiramisù 'solo' 15 euro che diventano 8 ad un orario più consono ad una cena. Insomma per una pasto post sanremese (considerando solo antipasto, primo e dolce) si può arrivare a pagare oltre 100 euro, senza bere. E le porzioni? No comment. Pronta e sicura la replica del titolare, Matteo Ferrua: "Sì, abbiamo un menù notturno a partire dall'una di notte. Ma i prezzi non sono folli, sono in linea con Milano. E' una cosa che facciamo durante il festival da 4 anni perché per restare aperti tutta la notte i costi sono esagerati". Per tenere in piedi la baracca, spiega all'Adnkronos Ferrua, "dobbiamo avere il doppio personale in cucina e in sala. E poi c'è anche il piano bar con il pianista e cantante". "Il nostro è un locale molto esclusivo e offriamo una serata completa" aggiunge il titolare spiegando che viene fatto tutto nella totale trasparenza: "Prima di fare entrare i clienti diamo una copia del menù a tutti e sa va bene sono i benvenuti". Tutto chiaro ma resta il fatto che spendere 35 euro per una pasta aglio olio e peperoncino è davvero esagerato: "Lo so" riconosce il titolare ma aggiunge: "Dietro quel prezzo c'è tutto il concetto della serata che offriamo". —[email protected] (Web Info)
Luci accese, musica per le strade e ristoranti sempre pieni come se fosse un normale sabato sera. A Sanremo, durante il festival, si sa, non si dorme ed ecco che alle 3 di notte la città è ancora in pieno fermento. La vita però qui costa cara soprattutto quando si applica la 'tariffa notturna' ed una pasta aglio olio e peperoncino si paga anche 35 euro. E' il caso del 'Gilda', un ristorante al centro, vicino al mare dove per una cena post sanremese (parliamo quindi delle 2:30 circa) il menù che viene proposto è notevolmente ridotto con costi decisamente più alti e fuori mercato. Abbiamo scaricato il menù da internet e abbiamo fatto un rapido raffronto. Partiamo dall'antipasto. Se un vitello tonnato alle 20 costa 16 euro, con la tariffa notturna il prezzo arriva a 38 euro. Non va meglio con i primi e secondi, dove la pasta fresca al granchio passa da 25 a 47 euro, mentre un filetto alla griglia da 28 schizza a 45 euro. Ma qui al 'Gilda' si mangia anche la pizza e in piena notte l'offerta si riduce solo a due, le più costose, ovviamente: la tartufo e la patanegra per le quali bisogna sborsare, rispettivamente, 48 e 45 euro contro la tariffa tradizionale di 26 euro per entrambe. E il dolce? per un tiramisù 'solo' 15 euro che diventano 8 ad un orario più consono ad una cena. Insomma per una pasto post sanremese (considerando solo antipasto, primo e dolce) si può arrivare a pagare oltre 100 euro, senza bere. E le porzioni? No comment. Pronta e sicura la replica del titolare, Matteo Ferrua: "Sì, abbiamo un menù notturno a partire dall'una di notte. Ma i prezzi non sono folli, sono in linea con Milano. E' una cosa che facciamo durante il festival da 4 anni perché per restare aperti tutta la notte i costi sono esagerati". Per tenere in piedi la baracca, spiega all'Adnkronos Ferrua, "dobbiamo avere il doppio personale in cucina e in sala. E poi c'è anche il piano bar con il pianista e cantante". "Il nostro è un locale molto esclusivo e offriamo una serata completa" aggiunge il titolare spiegando che viene fatto tutto nella totale trasparenza: "Prima di fare entrare i clienti diamo una copia del menù a tutti e sa va bene sono i benvenuti". Tutto chiaro ma resta il fatto che spendere 35 euro per una pasta aglio olio e peperoncino è davvero esagerato: "Lo so" riconosce il titolare ma aggiunge: "Dietro quel prezzo c'è tutto il concetto della serata che offriamo". —[email protected] (Web Info)