Soru all’assalto della sinistra di Todde
Cagliari, 19 febbraio 2024. Alessandra Todde continua a mentire. L’ha fatto negando il suo ruolo nell’assalto eolico alla Sardegna, lo fa ancora e pure oggi alla radio con la bugia stantia del voto utile, cercando di nascondere il progressivo crollo di consensi suo e della sua coalizione. Le destre non si battono chiedendo agli elettori di inghiottire imposizioni esterne, intrighi e spartizioni spudorate, si sconfiggono con idee e progetti alternativi.
E Todde e i suoi non ne hanno. Distraggono gli elettori con i siparietti di Giuseppe Conte, il trasformista per eccellenza. Ieri con Salvini a speronare le navi dei più poveri in cerca di salvezza nel Mediterraneo, oggi finto leader della sinistra, domani chissà.
Todde è la prestanome delle vecchie facce che hanno governato e sgovernato la Sardegna negli ultimi 15 anni, quelle degli accordi sottobanco e delle mancette clientelari. È una donna usata da una classe politica di uomini per fingere novità e cambiamento inesistenti. a viceré inviata da Roma a mantenere mansueta e asservita la Sardegna. È quella pronta a tutto, anche a scomodare una defunta che non può risponderle pur di giustificare le sue strumentalizzazioni.
L’unica novità siamo noi, il nostro progetto è l’unica proposta politica credibile per sconfiggere Truzzu e Giorgia Meloni. È diventato chiaro ogni giorno di più, Todde e i suoi spin doctor romani hanno fatto male i conti.
I sardi stavolta non si faranno prendere in giro.
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