Teatro Actores Alidos – “Paura fatti sotto!”
Teatro Actores Alidos – “Paura fatti sotto!” . Una sfida alle creature misteriose e soprannaturali che popolano i sogni e gli incubi…
Anche a occhi aperti con “Paura fatti sotto!”, originale e coinvolgente spettacolo del Teatro Actores Alidos, liberamente ispirato a “Il mostro peloso” di Henriette Bichonnier, con drammaturgia e regia di Valeria Pilia e con Michela Cogotti Valera nel ruolo di Miss Emoticon, una studiosa che «gira il mondo per parlare di emozioni come rabbia, felicità, tristezza», in cartellone domenica 25 febbraio alle 18 al Teatro degli Intrepidi Monelli in viale Sant’Avendrace n. 100 a Cagliari per il quarto appuntamento con la XXII edizione de “Il Teatro delle Meraviglie”, la fortunata rassegna dedicata alle bambine e ai bambini e alle famiglie organizzata dal Teatro Actores Alidos con la direzione artistica di Valeria Pilia.Il celebre racconto della scrittrice francese, un classico della letteratura per ragazzi, contiene una descrizione del «mostro peloso» che assomiglia non a caso a certe fantasie marziane, una creatura orrenda e deforme, «assolutamente ripugnante: la sua testa era enorme e da essa uscivano direttamente due piedini piccolissimi. Per questo motivo non riusciva quasi a camminare, e se ne stava sempre nella sua caverna», remota e quasi irraggiungibile, circondata da una fitta foresta. Quello strano essere che viveva necessariamente isolato dal mondo, aveva inoltre «una bocca molto grande, due occhietti azzurrognoli e due braccia lunghissime e sottili che uscivano dalle orecchie»: tra i suoi difetti, una certa golosità, o forse una fame smisurata, tanto da indurlo a divorare in un sol boccone insetti e animali, trascinandoli via con la lingua e facendoli sparire per sempre.
La storia esemplare del “mostro” e di Lucilla, la figlia del re, che sceglie di affrontare il rischio e riesce perfino a sciogliere l’incantesimo in cui era imprigionato un principe gentile, diventa parte della “lezione” di Miss Emoticon: la scienziata indagatrice delle emozioni infatti «quando c’è da far esempi pratici, non si tira certo indietro…» – come sottolinea la regista Valeria Pilia –. «Per lei non ci vuole nulla a raccontare di quel re che nel bel mezzo di una foresta viene catturato da un mostro davvero brutto con un’enorme testa, due piedi piccolissimi, niente gambe, una bocca enorme, braccia lunghissime e soprattutto tanti, tantissimi peli su ogni parte del corpo. Esatto, proprio lui: Il Mostro Peloso… che ha un sogno nel cassetto: mangiare un essere umano!». Il sovrano terrorizzato cede davanti alle richieste del suo carnefice e nel tentativo di salvare la propria vita gli offre una pietanza assai più saporita e fresca, ovvero un bambino, salvo poi scoprire a sua volta che l’unica rimasta a casa, anzi al castello, mentre tutti i suoi coetanei si trovano a scuola, è proprio la sua figlioletta Lucilla. Un bel dilemma per un uomo potente ma sconfitto dalla paura, comunque a risolvere la situazione ci penserà proprio la sveglia ragazzina che con coraggio si farà avanti, e non con la forza ma con l’intelligenza cambierà le sorti del regno, restituirà la serenità al padre afflitto e libererà lo sfortunato principe vittima di un incantesimo.
Una moderna favola trasportata sulla scena dai “padroni di casa” per una riflessione sull’origine della paura, un’emozione primaria e fondamentale, che permette di riconoscere e sfuggire i pericoli ma che spesso risulta infondata quando scaturisce da ciò che non si conosce e quindi si teme, come dai giochi di ombre e dai rumori notturni in una casa, in sé innocui, da cui prendono forma veri e propri, inquietanti “mostri”, frutto della fantasia. Nella novellistica non mancano figure negative o addirittura malvagie, anzi orchi e draghi, streghe e maghi sono spesso presenti come monito per le fanciulle e i fanciulli affinché non si lascino troppo facilmente ammaliare dal fascino degli sconosciuti, ma agiscano con prudenza, non avventurandosi in case abbandonate e fatiscenti, evitando di inoltrarsi fino a smarrirsi in grotte o nel mezzo di foreste o di attraversare fiumi, così come di scherzare con il fuoco, se non in presenza di persone adulte e fidate. I buoni consigli tramandati dalla saggezza popolare sono facilmente dimenticati sulla spinta della curiosità, e infatti Cappuccetto Rosso non esita a intrattenersi con il lupo così come Giovannin Senza Paura fa onore al suo nome, ma più spesso avviene il contrario e cioè l’eroe e l’eroina della storia, ancorché giovanissimi, riescono a salvarsi grazie alla propria intraprendenza e intelligenza, lasciando le bestie feroci e a maggior ragione quegli individui ingordi e crudeli a mani (e pance) vuote.
La protagonista di In “Paura fatti sotto!”, la simpatica Miss Emoticon sta decisamente dalla parte delle bambine e dei bambini e insegna loro come vincere i timori immotivati, perché certi “mostri” esistono solo nella fantasia, «ma il direttore si adira con lei e la licenzia in tronco» – come rivela Valeria Pilia –. «Beh! Miss Emoticon invece di rattristarsi è felicissima e decide che da ora in poi il suo mestiere non sarà quello di servire un direttore “mostro” ma di aiutare i bimbi a vivere bene tutte le emozioni!». Un lieto fine quindi anche per la giovane e avventurosa dottoressa, così come per tutti i suoi piccoli amici e spettatori che scopriranno come le emozioni – la gioia e la tristezza, la rabbia e la paura, ma ance la sorpresa… che davanti alla bellezza si trasforma in meraviglia – si possano affrontare meglio grazie alla conoscenza della loro origine e dei meccanismi della mente, anche grazie al fantastico gioco del teatro, che aiuta a dare un senso alle cose e risveglia l’immaginazione… di grandi e piccini.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Dopo l’inaugurazione domenica 4 febbraio alle 18 con “Volevo Volare / ovvero la storia del Brutto Anatroccolo” del Teatro Actores Alidos, con drammaturgia e regia di Valeria Pilia, anche protagonista sulla scena insieme con Manuela Sanna e la rivisitazione di una celebre fiaba domenica 11 febbraio alle 18 con “C’era una volta… Cenerentola”, altra produzione dei “padroni di casa” con testo e regia di Pino Costalunga, ma anche un’incursione nel Paese delle Meraviglie domenica 18 febbraio alle 18 con “Baracca & Burattori – con Alice” del Teatro Tragodia di Mogoro e la scoperta delle emozioni domenica 25 febbraio alle 18 con “Paura fatti sotto!” del Teatro Actores Alidos, la XXII edizione de “Il Teatro delle Meraviglie” prosegue in marzo con altri quattro appuntamenti nel segno della fantasia.
Tutto il fascino delle fiabe – domenica 3 marzo alle 18 al Teatro degli Intrepidi Monelli a Cagliari – con “Il Libro Magico” del TeatroZeta, uno spettacolo scritto e diretto da Carmine Barbato, anche protagonista sul palco insieme con Simone Fabiani, con scenografie di Roberto Foresta e costumi di Isaura Bruni e con la supervisione artistica di Manuele Morgese. «Due fratellini in un pomeriggio come tanti si ritrovano a non avere più tablet e playstation con cui giocare» – racconta l’autore –, «dopo l’ennesimo litigio, infatti, hanno finito per romperli entrambi». Una possibilità di sfuggire alla noia rappresentata da un vecchio libro di favole, ormai dimenticato, lasciato quasi per caso tra tanti giochi più moderni nella loro cameretta: in mancanza di meglio i due ragazzini provano a sfogliarlo, ma ecco che inattesa avviene una sorta di magia. Fa la sua comparsa «un Cantastorie un po’… particolare: i bambini gli chiedono di raccontare le storie di Pinocchio, della Principessa sul pisello e di Pollicino, ma dopo troppo tempo trascorso rinchiuso in un libro polveroso, questo strano personaggio ha la mente leggermente annebbiata»… E inevitabilmente inizia a far confusione e a reinventare e mescolare le trame, in una pièce «ricca di fraintendimenti, disguidi e bizzarre storie raccontate come mai prima d’ora»: riuscirà alla fine «a ricordare le favole che hanno fatto sognare grandi e piccini?»…
Una favola arcana, ricca di citazioni e rimandi teatrali e letterari – domenica 10 marzo alle 18 – con “I vestiti nuovi del principe Amleto” del Teatro del Cerchio, uno spettacolo ispirato a “Rosencrantz e Guildenstern sono morti” di Tom Stoppard, come all'”Amleto” di William Shakespeare e alla fiaba de “I vestiti nuovi dell’imperatore” di Hans Christian Andersen: sotto i riflettori Mario Mascitelli, che firma drammaturgia e regia, in scena con Mario Aroldi per un raffinato divertissement adatto a grandi e piccini. «Il principe Amleto è triste» – si legge nella presentazione –. «Vaga per il castello di Elsinore vestito di nero, sempre con un teschio in mano e nulla pare lo interessi e lo rallegri»: una soluzione sarebbe invitare a corte Rosencrantz e Guildenstern, «due imbroglioni (anche se loro preferiscono definirsi “trasformatori di verità”) che, forse al castello non ci arriveranno mai, persi come sono nel loro continuo gioco “a testa e croce” per inventare qualcosa di spiritoso e geniale…». La loro nuova trovata «spacciarsi per sarti prestigiosi» capaci, come nel racconto dello scrittore danese, di cucire abiti come non si sono mai viti… né si vedranno mai. Chissà che i due millantatori non abbiano davvero la stoffa… per allietare il cuore del principe… e divertire il pubblico…
Una favola crudele con un lieto fine – domenica 17 marzo alle 18 – con “Una storia” del Nuovo Teatro delle Commedie, un “piccolo racconto poetico ed intenso” da “Hansel e Gretel” dei fratelli Grimm, nell’interpretazione di Alessia Cespuglio, con musiche di Giorgio De Santis e drammaturgia e regia di Francesco Cortoni. La trama è nota: due fratellini vengono abbandonati nella foresta dal padre e dalla matrigna, che non hanno i mezzi per sfamarli e neppure il coraggio di vederli deperire davanti ai propri occhi, e forse sperano nella carità altrui, magari di qualche ricco e generoso viaggiatore. «Un taglialegna, sua moglie, i due fratellini e una strega raccontati da una sola attrice attraverso pochi oggetti e gesti precisi per dar forza alle loro parole e alla loro forza evocativa»: “Una storia” è uno spettacolo affascinante e delicato che affronta un tema difficile e complesso come la povertà, resa emblematica dalla scelta estrema dei due adulti. In un mondo lontano ma non troppo, Hansel e Gretel si ritrovano da soli, costretti a far conto solo sulla propria intelligenza e sulle proprie risorse: la pièce è un tentativo di mostrare, attraverso il linguaggio del teatro, «le strade che portano con coraggio all’emancipazione e alla crescita dei due fratellini, così che ogni bambino non si smarrisca ma ritrovi la strada per tornare a casa».
Un poetico e immaginifico racconto per quadri – domenica 24 marzo alle 18 – con “Camminando sotto il filo” de La Botte e il Cilindro, originale spettacolo di kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico ideato e interpretato da Nadia Imperio con il contributo artistico di Beppe Dettori per un ideale itinerario alla scoperta di piccole e interessanti storie di artisti insieme ai miti e alle leggende ma anche alle tradizioni e alla cultura della Sardegna. Il personaggio chiave è Nora, la “padrona di casa”, che introduce i vari “numeri” ispirati alle arti circensi ma anche alle atmosfere da Café Chantant e al mondo del varietà: si alternano così sulla ribalta «Miss Embrasse, che smette di essere un inanimato cordone di tenda per mostrare la sua accattivante malizia; le mute Janas, nate dalla musica dei boschi sardi; Oscar, che compie le sue evoluzioni su un trapezio e Lilit, delicata creatura che attraversa con grazia la corda, attenta a non perdere l’equilibrio». Ma ci sono pure «quattro tenores alle prese con un pezzo del tradizionale canto, in un’esibizione comicamente sui generis» e in questo speciale kabaret «misteriose gambe senza corpo danzano e un pulcino muove i primi passi nel mondo uscendo dal suo guscio d’uovo». Infatti non ci sono limiti per la fantasia in una pièce che incanta gli spettatori con le storie appese a un filo e l’arte raffinata e insieme popolare del teatro di figura.
La XXII edizione de “Il Teatro delle Meraviglie” è organizzata dal Teatro Actores Alidos con la direzione artistica di Valeria Pilia, con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e dell’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari.