The European House Ambrosetti – Eolico Offshore Galleggiante: Sardegna, Sicilia e Puglia tra le aree di maggiore potenzialità
Roma, 2 febbraio 2024 – Evidenziare il contributo dell’eolico offshore galleggiante al processo di decarbonizzazione del Paese e le ricadute di questa tecnologia sull’economia italiana e le filiere locali. È questo l’obiettivo della Floating Offshore Wind Community, progetto creato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con i Partner Renantis, BlueFloat Energy, Fincantieri e Acciaierie d’Italia. La conclusione del primoanno della Community è culminata con una tavola rotonda dove oltre 50 vertici di aziende eistituzioni si sono confrontati nella splendida cornice di Anantara, Palazzo Naiadi a Roma.
“Ci troviamo in un momento storico decisivo per la decarbonizzazione del Paese e il raggiungimento dei target di energia pulita al 2030 e al 2050. Per cogliere questa sfida, l’Italia deve fare leva sull’eolico offshore galleggiante, il quale ha un forte potenziale energetico e limitati impatti ambientali e sociali.Il sistema industriale italiano ha inoltre importanti competenze nel settore dell’acciaio e della navalmeccanica, le quali possono essere sfruttate per costruire una posizione di leadership nel mercato globale di questa tecnologia con importanti benefici soprattutto nelle regioni del Sud. La Community ha lavorato quest’anno per creare consapevolezzasulle potenzialità di questa tecnologia verde e sull’urgenza di avviare gli investimenti,proponendo una precisa roadmap di azionivolte a dare certezza agli investitori affinché lacatena del valore industriale nazionale possaorganizzarsi e investire seriamente nell’eolico offshore galleggiante, generando ricadute positive sull’economia e sull’occupazione italiana”, ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti.
“Il Rapporto Strategico presentato oggi dalla Community ha il merito di evidenziare chiaramente quanto la tecnologia dell’eolico marino galleggiante sia fondamentale non solo per il raggiungimento dei target di decarbonizzazione, ma anche, e direi soprattutto, in vista dell’obiettivo di rendere il Paese indipendente a livello energetico. Le sfide che abbiamo dinanzi a noi richiedono un approccio sistemico e una visione la cui parola d’ordine non può che essere una: senza tutte le varie forme di energie rinnovabili non si andrà da nessuna parte. In tale ottica lo studio della Community evidenzia l’enorme potenziale dell’eolico marino galleggiante, i cui benefici vanno ben oltre l’ambito energetico in senso stretto, presentandosi come un’opportunità di sviluppo industriale e crescita economica.
Renantis insieme con BlueFloat Energy sta sviluppando in Italia 6 parchi eolici marini galleggianti, per un investimento complessivo di 18 miliardi di euro e una capacità installata di 5.500 Megawatt. Abbiamo già investito svariati milioni di euro, a dimostrazione del fatto che crediamo nelle potenzialità del Paese. Tutto questo però non basta. Gli investitori hanno bisogno di regole chiare e affidabili, di iter autorizzativi snelli e di tempi certi. Sotto questo profilo ribadiamo con forza che è urgente che venga varato il decreto FER2, prevedendo l’indicizzazione almeno all’inflazione delle tariffe d’asta, come per altro già avviene in altri paesi europei, e nel nostro per l’eolico onshore. Renantis ha partecipato con entusiasmo alla Community; l’augurio è che questo studio rappresenti un’ulteriore opportunità di dialogo e fattiva collaborazione tra decisori politici e investitori privati”, ha commentato Toni Volpe, CEO di Renantis