Amsi-Co-Mai-Uniti per Unire lanciano il Manifesto della Scuola Unione per l’Italia “Donne per il dialogo e per la pace”
Amsi-Co-Mai-Uniti per Unire lanciano il Manifesto della Scuola Unione per l’Italia “Donne per il dialogo e per la pace”, Foad Aodi; Uniti a difendere i diritti delle donne con fatti e non solo con slogan e l’otto Marzo e in tutti i paesi del mondo
ROMA 9 MAR 2024 – Nel corso di una accesa serata dibattito in diretta multimediale social, sui canali della scuola e su Team Tv, la Prof. Laura Mazza, il Prof. Foad Aodi in qualità di conduttrice e moderatore hanno condotto il dibattito con esperti a 360 gradi dei diritti internazionali delle donne nel mondo.
Nella serata del 7 marzo, attraverso un accurato percorso multimediale che ha visto coinvolti tutti canali social e la nota “Team Tv”, la neonata Scuola di formazione internazionale di cultura Unione per l’Italia, che fa capo a tutte le associazioni presenti sotto l’egida del Movimento Uniti per Unire, è stato presentato un accurato dibattito-riflessione, il secondo dall’inizio del progetto, presso la sede del Centro Medico Iris Italia, con ospiti e relatori d’eccezione, per riflettere sulla condizione della donna a livello internazionale.
Unione per l’Italia ha ospitato la diretta sulla propria pagina Facebook e sito internet del Movimento Uniti per Unire con il programma dal titolo “Il ruolo delle donne nel mondo”.
I relatori intervenuti: Dott.ssa Raffaella Sasso, Anestesista Uniti per Unire, Romina Gobbo Giornalista, Avv. Prof. Federica Federici Vice Pres. Uniti per Unire e Pres. Ass. Nuove frontiere del diritto, Zeinab Ismail Coord. Dip. Donne Co-mai, Pres, Moschea Al Huda di Roma, Prof. Donatella Arezzini Docente Scuola Superiore Coord. Dipartimento Scuola Uniti per Unire, Federica Shahrazad, Presidente Ass. Culturale Princess Shahrazad Uniti per Unire, Dr. Pino Mauro Pironti, Comunità Ebraica Abramitica Co-Coordinamento dipartimento dialogo interreligioso e rispetto reciproco UN@UN.
Hanno seguito la diretta sul sito Uniti per Unire in 122 lingue migliaia di telespettatori in numerosi paesi
A conclusione del vivace dibattito, tutte le associazioni facenti parte di Uniti per Unire (Amsi Associazione Medici Origine Straniera in Italia, Co-Mai Comunità Mondo arabo in Italia, Umem Unione Medici Euromediterranea e la Scuola)insieme a Radio Co-mai internazionale hanno prodotto un documento, un Manifesto della Scuola Unione per l’Italia “Donne per il dialogo e per la pace”.
I punti salienti del dibattito si sono rivelati quindi fondamentali per poi dare vita anche al costruttivo documento.
Ogni relatore è stato naturalmente guidato, nel suo intervento, dallo spirito costruttivo e dal comune denominatore della difesa dei diritti delle donne.
• Uniti per una formazione costruttiva e per una informazione efficace e veritiera a livello internazionale per difendere nel mondo i diritti delle donne.
1. Uniti per l’uguaglianza e per la solidarietà verso l’universo femminile.
2. Uniti per la pace contro ogni forma di guerra che coinvolge indebitamente le donne in quanto vittime dei conflitti nel mondo.
3. Uniti per la conoscenza per combattere i pregiudizi e le discriminazioni.
4. Uniti contro ogni errata e distorta interpretazione religiosa, quando la fede diventa fanatismo e violazione della libertà personale e culturale delle giovani donne, come nel caso di obbligare le bambine a indossare il niqab o il burqa o bambini spose.
5. Uniti per il rispetto reciproco delle abitudini e delle tradizioni religiose nel mondo e delle usanze ufficialmente riconosciute.
6. Uniti per combattere ogni forma di estremismo nei confronti delle donne che si traduce in abusi e violenze psicologiche e fisiche.
7. Uniti per la parità di genere nel mondo.
8. Uniti per la solidarietà verso tutte le donne che soffrono nel mondo e nei luoghi dei conflitti delle donne.
9. Uniti contro ogni forma di violenza o abuso nel mondo contro le donne di ogni età nelle famiglie e nei luoghi di lavoro.
10. Uniti contro le aggressioni fisiche e verbali contro le professioniste della sanità nel mondo.
11. Uniti contro ogni strumentazione o pregiudizi o discriminazione nei confronti delle culture e le religioni.
12. Uniti per la conoscenza ed il dialogo interculturale e interreligioso e il rispetto reciproco.
13. Uniti per sostenere le donne immigrati in difficoltà e vittime di violenze familiari.
14. Uniti per difendere i diritti e la libertà delle nuove generazioni donne in Italia e in Europa.
15. Uniti per maggiori posti d’ascolto presso gli asl e non lasciare le donne vittime di violenza mai da sole.
16. Combattere antisemitismo e islamofobia che influiscono sulla serenità del mondo femminile.
In altri temi forti del dibattito da parte dei relatori, hanno ruotato tutti intorno alla difesa dei diritti internazionali delle donne.
Incoraggiare le donne a denunciare ogni forma di violenza.
Incoraggiare la politica a sostenere le donne contro ogni forma di violenza.
Sostenere le donne immigrate che molto spesso, separate dai mariti, si trovano sole a crescere i figli in un nuovo paese, supportando le donne in difficoltà economica e sostenendo l’infanzia, la cultura e l’educazione.
Diffondere la cultura italiana e la lingua italiana incoraggiando l’integrazione sociale delle donne immigrate.
Nel riassumere i temi più importanti e i loro relatori non possiamo non partire dall’appello del Prof. Aodi per denunciare e combattere tutte le violenze contro i professionisti sanitari.
L’Avvocato Federica Federici ha sollevato argomenti di grande attualità quali:
• formazione ad adulti e giovani sulla parità di genere
• gruppi di ascolto e laboratori sulla parità di genere
• protocolli con università scientifiche di sostegno all’accesso per le donne.
L’Anestesista Raffaella Sasso ha parlato d informazione, formazione e assistenza per l’universo femminile in Italia e nel mondo.
La giornalista Romina Gobbo ha parlato di corretta informazione verso il mondo delle donne con la responsabilità dei giornalisti per quanto attiene la narrazione dei femminicidi e, più in generale, delle violenze alle donne.
Il Dr. Mauro Pironti ha sollevato la questione del potere trasformativo delle donne nel promuovere la pace e la comprensione tra le diverse fedi. “La pace viene dalla donna” non è solo un’affermazione, ma un invito a valorizzare e sostenere il ruolo delle donne come agenti di cambiamento positivo nei nostri sforzi per costruire un mondo più armonioso e tollerante.
A conclusione della trasmissione, con il saluto del Prof. Aodi e della Dott.ssa Mazza, in un dibattito che ha fatto registrare centinaia di accessi in rete, c’è stata la firma congiunta di tutti i relatori del Manifesto di Scuola Unione per l’Italia “Donne per il dialogo e per la pace”.
«Scuola Unione per l’Italia, ha concluso il Prof. Aodi, Presidente di Amsi e Co-mai, nonché Docente di Tor Vergata e membro del Registro Esperti della Fnomceo, è un progetto ambizioso, che promuove la cultura e la formazione internazionale. Voglio anche rivolgere un nuovo appello per la pace tra palestinesi e israeliani. Non ci fermeremo certo qui, la nostra avventura, il nostro sogno è appena cominciato».