Avanzamento lavori di scavo e restauro del Nuraghe Santu Miali – Patrimonio del Parte Montis riportato alla vita
Il comune di Pompu è lieto di condividere gli sviluppi recenti relativi ai lavori di scavo archeologico del nuraghe Santu Miali, ubicato in posizione dominante su una collina a controllo di una vasta area al confine tra i territori comunali di Pompu e Morgongiori.L’intervento di scavo archeologico e restauro è parte integrante del progetto “A spasso nel tempo”, iniziativa per la riqualificazione, valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio storico e culturale del Parte Montis che vede Pompu comune capofila e Masullas come partner. Cofinanziati dal Ministero della Cultura, attraverso il Fondo Cultura, i lavori sono finalizzati al raggiungimento di diversi obiettivi: implementare le conoscenze scientifiche relative alle fasi di vita dell’edificio, consentire le operazioni di consolidamento e restauro delle murature del nuraghe in precario stato conservativo e a permettere la fruizione e la valorizzazione del monumento rendendo accessibile il cortile attraverso la riapertura dell’accesso originario al bastione.
A partire dall’ultimo decennio del secolo scorso, l’edificio nuragico è stato indagato con più campagne di scavo, dirette dall’allora Soprintendenza Archeologica di Cagliari e Oristano, le quali hanno consentito di mettere in luce le parti sommitali delle murature e di definire la planimetria dell’edificio. L’indagine stratigrafica in corso, raccordandosi con le recenti campagne di scavo del 2020 e del 2021, si concentra nell’area del cortile interno, nel corridoio d’accesso al bastione nuragico, nelle creste murarie del nuraghe e nell’area esterna antistante alla cortina orientale del bastione. Lo scavo, eseguito in estensione sull’intera area di indagine, ha consentito nei primi mesi di lavoro di individuare e indagare nel cortile interno strati di frequentazione di età romana e soprattutto di epoca punica. In particolare, in questo periodo l’area del cortile, ingombra dai crolli delle parti sommitali del nuraghe, è stata sistemata e utilizzata per attività artigianali. Rilevante il rinvenimento, tra i crolli, di conci perfettamente lavorati in basalto nero, i quali unitamente agli architravi, quasi tutti realizzati in basalto, sono una testimonianza dell’alternanza cromatica che caratterizzava originariamente il paramento murario del nuraghe.
Il proseguo delle indagini consentirà di raggiungere gli strati pertinenti alle fasi di vita dell’età del Bronzo e alla costruzione dell’edificio nuragico.
I lavori di scavo e restauro del nuraghe Santu Miali continueranno sotto la direzione scientifica della Soprintendenza di Cagliari nella persona del dottor Riccardo Locci.
Maggiori dettagli sul progetto sono disponibili sul sito internet dedicato www.fondazionepartemontis.it e sulle pagine social ufficiali della Fondazione Parte Montis.
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