Caffè Ammore e’ Pucundria
Caffè Ammore e’ Pucundria lo spettacolo vincitore della terza edizione di Germogli. “Ma tutta sta’ fatic’… serve veramente a qualcosa?” Le storie di cinque ragazzi, alcuni un po’ più scapestrati di altri, si intrecciano in piccoli momenti buffi della vita, fatti di risate, litigi e caffè d’obbligo la mattina per iniziare la giornata, senza rendersi conto che in realtà il motore che li fa andare avanti è proprio accanto a loro.
Basta un niente per lasciarsi trascinare dalle preoccupazioni, dallo stress, dai ritmi frenetici del lavoro che scandiscono le nostre giornate.Quello che mi ha sempre emozionato nella vita sono i piccoli gesti, a volte buffi, a volte goffi, di chi prova suo malgrado a farti una carezza al cuore.
C’è della tenerezza e un’umanità nel preparare con cura il caffè ad una persona la mattina per farle iniziare bene la giornata… o a prepararsi delle cose buone da soli anche se si è un disastro in cucina.
L’essere umano è buffo ma nasconde tanta ricchezza nei suoi piccoli gesti, nei suoi tentativi. Suo malgrado, senza risorse se non l’affetto vorrebbe aiutarti con quei pochi spicci che ha, con quella parola “un po’ più” vicina alla tua sofferenza.
O quando è solo prova ad aiutarsi con delle cose “belle”, ripetendosi frasi motivazionali con tanto di soddisfacente autopacca sulla spalla.
La vita ha già tutto in sé per essere raccontata e noi abbiamo voluto portare sul palco delle sue “fotografie”.
Un pomeriggio in cucina qua, una mattina in stanza là, una sera a telefono qui.
E tentativi. Di quando si parla con gl* amic*, o compagn*, quella luce negli occhi, quei sorrisi, quello sdrammatizzare, fare bordello e apprezzare il positivo. I problemi, le ansie, non scompaiono mica… la pucundria…però nel titolo mi sembra non ci sia solo questa parola.