Carceri: sdr
Carceri: sdr, complimenti a prefetto nuoro e provveditore ma presidio esercito a badu e’ carros suscita perplessita’.“Apprezziamo l’iniziativa e l’impegno del Prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi e il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Mario Antonio Galati per la “cinturazione del perimetro” di Badu ‘e Carros, ma in chi conosce la storia e la fama di inviolabilità e invulnerabilità della Casa Circondariale di Nuoro suscita perplessità il ricorso all’Esercito per garantirle la sicurezza. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV” esprimendo “soddisfazione per l’impegno assunto dal Comitato provinciale dell’Ordine e della Sicurezza anche per incrementare il rapporto di collaborazione tra il carcere e la società nuorese e la valorizzazione della Colonia Penale di Mamone”.
“Badu e’ Carros – evidenzia Caligaris – è sempre stato molto legato alla cittadinanza e la Direzione dell’Istituto, i funzionari Giuridico-Pedagogici e il Corpo della Polizia Penitenziaria si sono sempre distinti per umanità e professionalità. Da questo punto di vista, pur in un contesto di perdita della libertà, sono state molto rare le proteste da parte dei detenuti. Si ricordano invece le numerose attività culturali e artistiche. I tanti anni di trascuratezza da parte dei vertici del Dipartimento hanno però creato uno stato di diffusa rassegnazione e perdita di entusiasmo. Oggi la presenza dell’Esercito sembra sottolineare ancora di più l’assenza dello Stato”.
“In realtà – osserva ancora l’esponente di SDR ODV – si attendeva con ansia da parte del Ministero della Giustizia e del DAP – un importante progetto di ristrutturazione di Badu ‘e Carros, oltre all’incremento delle figure professionali carenti. La struttura mostra infatti i segni del tempo che la presentano, aldilà delle professionalità che vi operano, come una vecchia e superata cattedrale. Ministero e DAP inoltre non possono tralasciare di considerare il completamento della pianta organica dei Direttori, ancora assenti a Sassari e Isili né un serio progetto per rendere le Case di Reclusione all’aperto, Mamone innanzitutto, luoghi in cui davvero il lavoro è strumento di riscatto sociale”.
“Bene quindi all’impegno profuso dal Prefetto di Nuoro e dal Provveditore regionale – conclude Caligaris – ma la Sardegna e Nuoro aspettano altri segnali più convincenti da Stato e Governo”.