I Militanti del Movimento Centopercentoanimalisti, si sono recati al Casteller e, per protesta, si sono incatenati ai cancelli della struttura
Sabato 2 marzo alcuni Militanti del Movimento Centopercentoanimalisti, si sono recati al Casteller con largo anticipo, rispetto all’orario della manifestazione autorizzata prevista per le ore 14, per potersi incatenare sui cancelli della struttura.
Alle 13 circa è arrivata un’auto con a bordo Agenti della Digos di Trento, successivamente due vetture del corpo forestale che hanno preferito entrare da un’altra parte, nonostante il cancello si sarebbe potuto aprire lo stesso. I nostri Militanti infatti, si erano incatenati solo da un lato del cancello, proprio per evitare eventuali denunce di sequestro di persona se qualcuno avesse voluto uscire dal centro faunistico e per il blocco delle entrate.
Successivamente sono arrivati altri manifestanti. Lo scopo della manifestazione era quello di fornire da parte dei “secondini” prove della buona salute di Gaia e Papillon, poveri Orsi reclusi senza colpe da troppo tempo in quella prigione gestita dai cacciatori. Come previsto i forestali presenti all’interno del Casteller, a cinque metri dai Militanti incatenati, hanno fatto finta di non sentire le nostre richieste, nonostante fossero amplificate da un megafono.
Abbiamo promesso un “patto” di non “belligeranza” a Trento alle autorità competenti per non infastidire il prossimo g7 sull’industria che si terrà in città dal 14 e 15 marzo, dopo la “tregua” finirà, inizieremo quindi con un presidio autorizzato di protesta davanti al MUSE domenica 17 marzo, per far conoscere la realtà del Trentino ai turisti, che magari credono ancora che gli abitanti delle valli, siano amanti della natura.