Creatività e Universitas. Antonio Bisaccia, il sogno reale verso la costituzione dell’alta formazione artistica e musicale
A un anno dalla scomparsa del Prof. Antonio Bisaccia, Direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, Presidente del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (CNAM) e della Conferenza Nazionale dei Direttori delle Accademie, l’Ateneo artistico sassarese dedica una giornata di riflessione a lui e alla sua opera in programma giovedì 21 marzo alle ore 9 nella sede dell’Accademia di Belle arti “Mario Sironi” in via Duca degli Abruzzi: parteciperanno esponenti delle istituzioni di alta cultura nazionali e del territorio sardo insieme a studiosi di varie discipline, tutti protagonisti e testimoni del prezioso lavoro svolto da Antonio Bisaccia per il settore dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM).
La recente pubblicazione del regolamento per la disciplina dei dottorati di ricerca nell’AFAM e l’ormai prossima adozione degli ultimi regolamenti volti a razionalizzare i Settori artistico disciplinari e il sistema di reclutamento, offrono l’occasione per una riflessione condivisa e plurale dedicata al mondo dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica.
Nel convegno verranno approfonditi i temi a lui cari, sviluppati nei suoi numerosi scritti; da ultimo, il volume postumo “Fabbriche di bello”, che si pone in continuità con il Memorandum edito dal CNAM e delinea il suo disegno ideale e politico.
Antonio Bisaccia ha condotto una battaglia colta e ininterrotta per la definizione di un sistema universitario finalmente completo, includendo, nella ricchezza delle reciproche diversità, Accademie e Conservatori, e realizzando finalmente il dettato della Costituzione Italiana sottolineato dal suo articolo 33.
“Per l’Accademia di Belle Arti di Sassari la giornata non è solo un ricordo dovuto- è il pensiero del direttore della “Sironi”, Daniele Dore- ma un’occasione importante per continuare il percorso di Antonio Bisaccia con un impegno nazionale ed europeo sino al raggiungimento del suo obiettivo di una piena Universitas, senza cesure fra creatività, ricerca e formazione.”