Esito incontro presidenza del consiglio: Moretti (Uspp): “Accellerare processi di messa in sicurezza del sistema carcere valorizzando la specificità della polizia penitenziaria”.
Esito Incontro Palazzo Chigi
“Occasione per ribadire la necessità di accelerare lo sviluppo di un piano strategico per la messa in sicurezza del sistema carcere valorizzando la specificità della Polizia Penitenziaria, cui vanno forniti gli strumenti adeguati per rispondere al mandato costituzionale ad essa affidato” questo in estrema sintesi quanto richiesto al Governo dal Presidente dell’Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP) Giuseppe Moretti, in occasione dell’incontro che si è appena concluso a Palazzo Chigi su convocazione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sen. Alfredo Mantovano.
“Un’attenzione forte” ha chiesto il Presidente Moretti “all’impegno professionale e al grande sacrificio che gli agenti mettono in campo. Impegno esaltato dalla professionalità indubbia delle proprie componenti, che attraverso la nostra denuncia delle loro condizioni di lavoro critiche, chiede solo di poter assolvere ai propri compiti istituzionali correttamente”.
Il rappresentante USPP riportandosi al documento congiunto consegnato al Sottosegretario ha sottolineato le tre principali le problematiche che vanno urgentemente affrontate: “ripianare la carenza d’organico con assunzione di 2000 poliziotti in più oltre al turn over, modificare la legge che ha chiuso gli ospedali psichiatrici giudiziari come prevede una sentenza della cassazione potenziando le REMS ma anche le sezioni ATSM, non ultimo, il problema dell’assistenza sanitaria che determina ogni giorno una complessità di adempimenti per il Corpo stante l’esternalizzazione delle visite e dei controlli con conseguente impiego degli agenti in numerosissime traduzioni altrimenti evitabili. L’indispensabilità di affrontare queste problematiche ed in particolare quella della cura dei detenuti con patologie psichiatriche, nasce dall’esigenza di salvaguardare la loro salute ma anche l’incolumità del personale che provvede alla sorveglianza degli stessi, sostituendosi sempre più spesso a figure professionali mancanti o insufficienti.”
In conclusione per Moretti “al di la di riallineare il salario dei poliziotti penitenziari a quello delle altre forze dell’ordine proprio in relazione alla elevata specificità del proprio lavoro per garantire la sicurezza e la legalità nelle carceri, i valori della Costituzione possono essere rispettati solo attraverso l’azione sinergica di più settori dello Stato, senza lasciare che la Polizia Penitenziaria debba sostituirsi a figure professionali diverse, ed un’accellerazione del percorso di messa in sicurezza del lavoro degli agenti va ricercato anche nel superamento dei limiti imposti dalla Legge Madia rispetto alla pianta organica e, contemporaneamente ad un incremento degli agenti in servizio, per rendere credibili due pilastri dell’esecuzione penale, altrimenti non credibili: sicurezza e rieducazione.”
Prendiamo positivamente atto che il Sottosegretario Alfredo Mantovano, ha preso atto delle tematiche rappresentate, assicurando la prosecuzione del percorso già avviato dal Governo di messa in sicurezza il servizio svolto dalla Polizia penitenziaria e lavorando per risolvere il problema il sovraffollamento concretizzando gli accordi bilaterali con i Paesi dove dovranno scontare le pene i detenuti di nazionalità diverse da quella italiana (Albania, Marocco, Romania). Lo stesso ha auspicato l’avvio di un coordinamento tra ministero giustizia e salute, con la conferenza Stato/Regione per ed un particolare facendo quanto possibile per sostenere il riavvio di un coordinamento tra ministero della Giustizia, conferenza stato/regioni e della carenza organica. A riguardo, il sottosegretario Andrea Delmastro ha confermato che è stata bollata dal Mef la riduzione anche a tre mesi del corso di formazione come aveva chiesto l’USPP.
In definitiva assicurando la prosecuzione del percorso già avviato dal Governo di messa in sicurezza del sistema carcere e con esso del lavoro della Polizia penitenziaria, che rappresenta un presidio di legalità fondamentale per lo Stato.
L’USPP, che ha consegnato anche un documento con le principali rivendicazioni del Coordinamento della Dirigenza e dei Funzionari della Polizia Penitenziaria, valuta positivamente l’incontro che si è svolto in assenza della Premier Giorgia Meloni impossibilitata a partecipare perchè impegnata in una delicata missione all’estero, riservandosi di integrare le proprie richieste anche in sede di rinnovo contrattuale. Nel merito si è avuta conferma che si aprirà a breve.