Gestione del rischio nel paziente con tumore al polmone: il contributo della Asl 5 a Palermo
ORISTANO, 7 MARZO 2024 – Un focus nazionale sul tumore al polmone con l’obiettivo di aumentare la qualità dell’assistenza clinica e ridurre i rischi per i pazienti oncologici. Anche la Asl 5 di Oristano ha fornito il suo contributo al corso di alto livello organizzato a Palermo dall’Oncologia Medica dell’ospedale ARNAS Civico della capitale siciliana, diretta dal dottor Livio Blasi.Il convegno, ospitato nell’aula multimediale dell’ospedale palermitano, ha avuto come titolo “La gestione del rischio nel paziente oncologico: dalle evidenze alle sostenibilità assistenziale”, con un focus, appunto, sul tumore al polmone.
Fra i relatori il dottor Gian Franco Puggioni, direttore della Struttura Semplice Dipartimentale “Risk Management, Qualità e Formazione Permanente” della Asl 5 di Oristano, unica azienda sanitaria locale sarda presente all’importante appuntamento siciliano. Durante il convegno sono stati messi a fuoco gli aspetti essenziali e i metodi per la costruzione dei percorsi oncologici. La tavola rotonda e la discussione ha visto la partecipazione di tutti gli specialisti coinvolti nel percorso del paziente oncologico.
E’ stato anche approfondita l’area di rischio relativa alla terapia con farmaci antineoplastici, dalla fase di pianificazione alla somministrazione e al monitoraggio dell’eventuale tossicità. Si è parlato di lavoro di squadra nella gestione del paziente con malattia tumorale e di strumenti specifici per la gestione del rischio applicati anche a priori. E’ stato dimostrato che un buon lavoro del team comporta esiti migliori nella cura dei pazienti, meno ricoveri impropri, miglioramento degli esiti e riduzione dei costi. Il direttore generale della Asl 5, il dottor Angelo Maria Serusi, ha concluso: “Un’importante partecipazione dell’Asl di Oristano a questo convengo di Palermo, che dimostra come la nostra azienda venga chiamata ad offrire il suo contributo in fatto di assistenza clinica e organizzazione sanitaria anche fuori dai confini isolani”.
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