Si sa, mettersi alla guida di un mezzo di trasporto è un’attività che espone a rischi. È proprio questo il motivo per il quale nel nostro ordinamento giuridico la legge impone, per poter circolare con un mezzo di trasporto a motore sulle strade pubbliche, di stipulare una polizza assicurativa Rc Auto.
Lo scopo di quest’ultima, infatti, è proprio quello di garantire il giusto risarcimento del danno nel caso in cui si verifichino eventi lesivi a causa della circolazione del veicolo. Ma, concretamente, come si fa a stabilire quanto deve erogare la compagnia assicurativa? E come si fa a ottenere materialmente tale somma? Per avere una risposta esaustive a tutte queste domande e, più in generale, per tutelare i tuoi diritti è sempre meglio rivolgersi ad un avvocato esperto in incidenti stradali in modo da sapere fin da subito cosa fare.
Cos’è la perizia
Per ottenere il risarcimento dei danni in seguito a un sinistro stradale è necessaria una perizia del danno. Si tratta di un accertamento effettuato da un tecnico della compagnia assicurativa al fine di stabilire l’entità dei danni. Per tale motivo, subito dopo il verificarsi del sinistro stradale, l’assicurato è tenuto a denunciarlo entro tre giorni alla propria compagnia. Non osservare quest’obbligo preciso ha delle importanti conseguenze giuridiche. Infatti, la mancata tempestiva denuncia può comportare una riduzione del risarcimento del danno oppure, in caso di inadempimento doloso (ovvero volontario) la perdita integrale del diritto a ottenerlo.
All’interno della denuncia, l’assicurato è tenuto a indicare con precisione il giorno, l’ora e il luogo in cui il veicolo può essere messo a disposizione al fine di permettere al perito di effettuare la perizia. Normalmente, il veicolo deve essere disponibile a tale scopo per almeno cinque o sei giorni lavorativi. La perizia può essere effettuata anche presso un’officina ove verranno effettuate anche le necessarie riparazioni, oltre che presso l’abitazione dell’abitato (chiaramente nel caso in cui si trovi qui il veicolo). Il vostro legale vi guiderà sia nelle fasi della perizia da parte della compagnia, sia nell’accertamento dell’entità del danno ad opera di un carrozziere di fiducia, al fine di consentirvi di valutare la congruità dell’offerta risarcitoria avanzata della medesima compagnia.
I danni psico-fisici
La perizia medico legale, invece, permette di quantificare i danni psico-fisici subiti dall’assicurato in conseguenza del sinistro. Ma come si effettua questo calcolo? Prima di tutto è necessario attendere che le lesioni si siano stabilizzate e quindi che la vittima sia considerata clinicamente stabilizzata. A questo punto, il medico legale quantifica le lesioni e dispone la liquidazione con l’ausilio di apposite tabelle. In caso di danni biologici permanenti esistono due tabelle, una per i danni inferiori e una per i danni superiori al 9%.
Nel primo caso, si utilizzano le Tabelle di legge ex art. 139 del Codice delle Assicurazioni, altrimenti si utilizzano le Tabelle di riferimento stilate dal Tribunale. In entrambi i casi, però, oltre alla percentuale del danno, viene considerata anche l’età del danneggiato: più è alta, minore è il valore del risarcimento. Dopo l’invio dei referti medici e del certificato di guarigione, la compagnia assicurativa potrà richiedere una visita presso i propri medici legali per la redazione di una perizia.
E’ consigliabile affidarsi ad un legale al fine di procedere ad una valutazione medico legale di parte, che consenta di valutare se la compagnia abbia valutato correttamente l’entità del danno. A tal fine, il vostro avvocato vi guiderà in ogni passaggio. La fase del risarcimento può essere trattata direttamente dal vostro avvocato con il liquidatore, al fine di ottenere un risarcimento congruo ai danni subiti.