Il Coordinamento del Partito Progressista in queste settimane
Il Coordinamento del Partito Progressista in queste settimane, in attesa della proclamazione definitiva degli eletti, si è riunito in più occasioni per l’analisi del voto.
Acclarato il risultato, parimenti alle altre forze politiche della coalizione, avvertiamo fortemente su di noi il senso di responsabilità per il ruolo di governo a cui i sardi ci hanno chiamato.Non ci sfugge la delicatezza del momento politico: da una parte la Presidente, a cui va tutto il nostro sostegno, è impegnata a delineare i futuri assetti di Giunta; dall’altra a livello locale spetta ai partiti lavorare per provare a vincere le prossime elezioni amministrative nelle principali città della Sardegna a partire da Sassari e Alghero.
Dalla nostra analisi del voto emerge che – grazie alla presenza capillare in tutti i comuni – il nostro essere presenti appare ben marcato, portandoci a confermare in consiglio regionale Gian Franco Satta e ad essere molto rappresentati in tutto territorio.
Questo ci incoraggia a costruire delle liste che immaginiamo sin d’ora aperte al civismo, alle varie forze cittadine presenti tanto ad Alghero quanto a Sassari, ad altre forze politiche del Campo Progressista con le quali stiamo già collaborando.
Questo a partire naturalmente da valori condivisi e programmi comuni con il fine di aggregare, includere e avvicinare sempre più parti della società civile alla gestione della cosa pubblica.
Siamo già da tempo impegnati a lavorare su alcuni punti di governo, iniziando dalle peculiarità dei centri che andranno al voto e che vogliamo condividere apertamente con gli altri partiti e le forze civiche organizzate.
Riteniamo infatti che il programma di governo debba essere unico per l’intera coalizione.
Per costruire dei contenuti credibili agli occhi di un elettorato sempre più esigente, tuttavia, è importante promuovere la partecipazione e che tutti si sentano coinvolti ed importanti. Servono quindi un metodo ed una cifra politica che il Centrosinistra, tutto, dovrà provare a esprimere all’unisono.
A Sassari il primo banco di prova alla ricerca di una visione condivisa di città ci è offerto molto pragmaticamente dalla drammatica vicenda della “Casa Divina Provvidenza”. Tutte le forze politiche hanno manifestato indistintamente la propria solidarietà ai ricoverati, alle loro famiglie e ai lavoratori, ma occorre riconoscere che nessuno ha la bacchetta magica. Il problema è complesso e va affrontato da più punti di vista: sociale, sanitario, finanziario e giuridico.
Ora che il Centrosinistra è al governo e il nostro territorio esprime tanti consiglieri di maggioranza dobbiamo provare a costruire insieme una soluzione sostenibile sia per gli ospiti, sia per i lavoratori che in questi anni hanno affrontato crisi e sacrifici.
Se unitariamente sapremo affrontare questa sfida importante, indicheremo una via alla città su come vogliamo approcciarci ai problemi che inevitabilmente verranno. In base allo stile che adotteremo nel gestire questo dramma collettivo contribuendo a dare un’identità alla coalizione e, in definitiva, anche a Sassari che alle elezioni sarà chiamata a esprimersi su sé stessa. Una città inclusiva ed accogliente che vuole dare e accrescere i servizi ai più fragili, o una città dalla personalità egoista, cosa che sappiamo non appartenere a Sassari.
Per queste ragioni, e a partire da questo tema, vogliamo chiamare al confronto le altre forze in campo per sperimentare reciprocamente la propria disponibilità ad un dialogo sul futuro prossimo del Nord Sardegna.