La rassegna “Il Cielo è di Tutti” presenta lo spettacolo “Guai a voi, anime prave”
“Guai a voi, anime prave“, una conferenza-spettacolo brillante sull’inferno dantesco immaginata, messa in scena e dedicata ad un pubblico dagli 11 anni in su. Questo tanto propone il prossimo appuntamento con la rassegna di teatro per bambini e per adulti “Il cielo è di tutti” (17 marzo alle 17 in via De Martini 13-15 a Sassari), appassionata iniziativa costruita dalla compagnia Theatre en vol e programmata per la domenica pomeriggio, lungo un percorso sviluppato fra tematiche di attualità trattate tramite un linguaggio giocoso e coinvolgente che stimola la risata e il divertimento ma apre alla riflessione per grandi e piccoli. Ed anche in questo caso – “Guai a voi, anime prave” – la chiave di lettura utilizzata è quella della parodia, l’ironia in generale.Ingresso al costo di 6 euro. Prenotazioni ai numeri 079230291 e 3357105396 o all’indirizzo [email protected]. La linea autobus utile al raggiungere lo spazio TEV è la MA per Marchetto.
Sul palco dello spazio TEV le compagnie coinvolte sono invitate a condividere con la platea il loro sentito e la loro espressione artistica. Così sarà anche per la compagnia Ndaipori Teatro di Milis, che come detto propone agli sguardi e all’attenzione del pubblico un lavoro teatrale capace, in maniera piacevole e originale, di affrontare e raccontare l’universo di Dante. “Guai a voi, anime prave” è spettacolo brillante, espressione d’un teatro d’azione e di parola con echi underground e “di strada”: una conferenza sull’Inferno, che strada facendo si trasforma in una esilarante corsa a ostacoli per la povera relatrice, costretta a subire ogni sorta di disturbo, contrattempo, impedimento. Ma, come si sa, lo spettacolo deve continuare: e così, nonostante tutto, si va avanti con la protagonista che – come in trance – incarna i personaggi danteschi in un crescendo caricaturale che la spinge sull’orlo di una crisi isterica. Emergono figure come il conte Ugolino e Francesca da Rimini, ser Brunetto Latini e Farinata degli Uberti, per culminare con un toccante Ulisse, mosso da vorace curiosità e incurante del proprio destino, e tuttavia umano, fragile, sofferente.