Esordio sulla panchina biancoleste ad alto coefficiente di difficoltà per il neo tecnico Tudor, impegnato nel tardo pomeriggio, alle 18.00, a guidare i suoi ragazzi contro la compagine con la quale ha legato il proprio nome da calciatore. I bianconeri sono chiamati al riscatto dopo le balbettanti performance offerte a febbraio e a marzo. A dirigere il big match del weekend pasquale il fischietto Andrea Colombo
La Lazio, smaltito lo shock per le dimissioni del condottiero Sarri, inaugura il nuovo corso targato Igor Tudor. Durante la sosta, seppur orfano di alcuni interpreti di prim’ordine impegnati con le rispettive nazionali, il mister croato non ha perso tempo e ha subito tracciato una linea netta tra la gestione del predecessore e la propria. La modifica che salterà subito all’occhio nel corso della sfida contro la Juventus sarà rappresentata dal passaggio alla difesa a tre e da un approccio di gioco maggiormente votato alla palla in verticale.Nel corso del match l’attenzione non sarà però solo rivolta ai padroni di casa: numerosi i segnali e le indicazioni che addetti ai lavori, appassionati e tifosi sperano di acquisire dalla performance della Juventus. La sosta è arrivata nel momento migliore possibile per i bianconeri, in evidente calo da inizio febbraio e incapaci di replicare la solidità messa in mostra nella prima parte di stagione. In poco meno di due mesi Danilo e compagni hanno visto infrangersi sogni scudetto e certezze, in primis difensive. Il mantra “dobbiamo fare la corsa sul quarto posto”, da slogan scaramantico si è trasformato in un boomerang: dopo la sconfitta con il palio il tricolore contro l’Inter, la squadra è apparsa priva di motivazioni e mordente. Il mondo Juve auspica che la pausa abbia rigenerato la rosa: è infatti fondamentale che il gruppo si ricompatti e che si attenuino i nervosismi individuali plasticamente incarnati da Vlahovic in occasione della sfida contro il Genoa.
Precedenti a Roma in Serie A
79 partite
26 vittorie Lazio
19 pareggi
34 vittorie Juventus
Precedenti all’Olimpico in favore dei bianconeri, complici gli scontri diretti a senso unico registrati negli ultimi anni: nelle ultime 16 stagioni la Vecchia Signora ha espugnato il fortino biancoceleste in 11 occasioni e ha lasciato le briciole agli avversari (2 successi laziali).
Probabili formazioni
Come annunciato nelle righe precedenti, la rivoluzione di Tudor passa dal cambio di modulo: contro i bianconeri sarà varato un 3-4-2-1 con un’inedita difesa formata da Gila, Romagnoli e Casale. Problemi per Lazzari, neanche convocato, sulla destra il tecnico croato dovrebbe optare per Felipe Anderson; corsia opposta affidata a Marusic. Guendozi e Cataldi presidieranno la mediana. Sulla trequarti Zaccagli e Luis Alberto (non al meglio) a sostegno del terminale offensivo che risponde al nome di Ciro Immobile. In porta Mandas sostituirà l’infortunato Provedel (ai box a seguito dei postumi del trauma distorsivo alla caviglia riportato nel match di due settimane fa contro l’Udinese).
Lazio (3-4-2-1): Mandas; Gila, Romagnoli, Casale; Felipe Anderson, Guendozi, Cataldi, Marusic; Zaccagni, Luis Alberto; Immobile
Numerose le novità che Allegri proporrà nella sfida dell’Olimpico. Previsto in primis un cambio d’assetto: il 3-5-2 sarà messo in soffitta a favore del 4-3-3. Davanti a Szczesny, coppia difensiva composta da Rugani e Bremer e fasce affidate a Danilo e De Sciglio. In mezzo al campo Miretti sarà preferito a Mckennie. Locatelli e Rabiot al fianco del classe 2003. Cambiaso verrà avanzato in attacco e comporrà il tridente offensivo insieme a Chiesa e Kean.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Rugani, Bremer, De Sciglio; Miretti, Locatelli, Rabiot; Cambiaso, Kean, Chiesa
Articolo a cura di Paolo A.G. Pinna