Scoprire l’origine e i misteri dell’universo attraverso lo studio delle onde gravitazionali con l’Einstein Telescope
Il Circolo Culturale Ricreativo Sardegna APS di Como ha organizzato un evento scientifico divulgativo perpromuovere e sostenere la candidatura italiana nell’ambizioso progetto scientifico dell’Einstein Telescope
che rivoluzionerà l’astronomia moderna.
Un argomento che ha da sempre affascinato l’uomo e che ne ha stimolato la fantasia anche in campi come
quelli dell’editoria e della cinematografia riguarda l’universo, la sua storia, la sua origine.
Ad oggi non sappiamo come sia nato il cosmo, cosa abbia originato il Big Bang, l’esplosione cosmica dalla
quale si sarebbe generato l’universo e quale sia la sua natura. Del nostro universo conosciamo poco meno
del 5% e del restante 95% circa non sappiamo praticamente nulla, ma l’Einstein Telescope potrebbe dare
molte risposte ai nostri interrogativi, uno strumento prezioso per comprendere l’universo oscuro.
L’Einstein Telescope è un importante progetto di ricerca europeo legato alla costruzione di una grande
infrastruttura sotterranea che si svilupperà lungo un perimetro triangolare di ben 30 chilometri e che
ospiterà un rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione, un gigantesco interferometro in grado di
misurare le onde gravitazionali provenienti dall’universo remoto.
Le onde gravitazionali vennero predette da Albert Einstein nel 1915, al quale è appunto dedicato questo
progetto, come conseguenza della sua teoria della Relatività Generale, e “osservate” per la prima volta il 14
settembre del 2015 grazie ai due rilevatori LIGO, negli Stati Uniti, e VIRGO in Italia, scoperta premiata con il
Nobel per la Fisica nel 2017.
Osservare le onde gravitazionali che a detta di molti ricercatori rappresentano la più importante scoperta
del secolo, vuol dire fare luce sulle prime fasi della formazione dell’Universo e studiare oggetti astrofisici
quali stelle di neutroni, buchi neri ecc..
L’Einstein Telescope, rispetto agli interferometri di seconda generazione LIGO e VIRGO, sarà in grado di
osservare un volume di universo almeno mille volte maggiore ripercorrendo a ritroso la sua storia fino
all’epoca in cui è comparsa la luce, così da capire come si è formato ed evoluto e quale sarà il suo futuro.
L’ex miniera metallifera di Sos Enattos nel comune di Lula (NU) è il sito italiano che si è candidato per
ospitare l’Einstein Telescope e che si contende, con il sito olandese nell’euroregione del Mosa-Reno,
l’assegnazione di questo progetto.
La zona del nuorese racchiusa nel triangolo di Bitti, Lula e Onanì
sembrerebbe quella più congeniale per ospitare uno strumento molto sensibile come un interferometro
gravitazionale che deve operare in un contesto geologicamente stabile e scarsamente abitato e
industrializzato. Tutte le vibrazioni del suolo, infatti, siano esse di tipo naturale o artificiale, possono
completamente mascherare il debole segnale generato dal passaggio dell’onda gravitazionale e il territorio
sardo per la struttura del suo sottosuolo, la bassissima densità della popolazione, la ridotta attività
antropica e industriale sembrerebbe quello meglio predisposto.
Data l’importanza del progetto il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), il 9 febbraio 2023, ha
istituito con decreto del Ministro Anna Maria Bernini, un Comitato Tecnico-Scientifico di alto profilo a
sostegno della candidatura italiana. Il comitato è presieduto dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, ed
è composto dall’ambasciatore Ettore Sequi, già Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale, e dagli scienziati Marica Branchesi e Fernando Ferroni, del Gran Sasso Science
Institute e dell’INFN, e dal Presidente dell’INFN, Antonio Zoccoli.
Al convegno del 23 marzo interverranno il Prof. Francesco Haardt dell’Università degli Studi dell’Insubria –
Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia che farà una introduzione generale sulle onde gravitazionali, il
Dott. Davide Rozza tecnico universitario – Università degli Studi di Milano-Bicocca e INFN sezione di Milano Bicocca che parlerà della sua diretta esperienza nel laboratorio già insediato nella miniera di Sos Enattos di Lula, il Dott. Andrea Contu ricercatore INFN – Responsabile Einstein Telescope Cagliari che parlerà di
interferometria e del progetto ET e il Dott. Matteo Serra dell’INFN di Cagliari – Coordinatore della
comunicazione di ET Italia che farà da moderatore dell’evento.
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